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Attentato Londra, l’Isis rivendica l’attacco. Due italiane ferite. Il punto

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Attentato Londra, l’Isis rivendica l’attacco

Londra il giorno dopo. L’Isis ha rivendicato l’attacco, riferisce il Site che cita l’Amaq News Agency, organo di propaganda dello Stato islamico, che attribuisce l’attentato ad un “soldato del Califfato”.

E’ di quattro morti, compreso l’attentatore, il bilancio dell’attacco terroristico a Westminster: lo ha reso noto stamani il vice capo della polizia di Londra (Met), Mark Rowley. Le vittime civili, ha precisato, sono “una donna di circa 45 anni e un uomo di circa 55 anni”. La donna morta era un’insegnate di origini spagnole. Tra le vittime, c’è anche l’agente Keith Palmer, ha aggiunto, precisando che il quarto morto “è ovviamente il terrorista che è stato ucciso sulla scena” del crimine.

Tra i feriti (una quarantina) ci sono anche due italiane, una romana tuttora in ospedale e una giovane bolognese già dimessa. La premier britannica Theresa May ha confermato, parlando in Parlamento, che tra le persone rimaste ferite ce ne sono molte di nazionalità diverse, tra cui una è di nazionalità italiana.

Almeno sette feriti sono in condizioni critiche. E’ quanto ha riferito – citato dalla Cnn – il vice capo della polizia di Londra sottolineando che le persone rimaste coinvolte nell’attacco hanno diverse nazionalità. Sono 29 le persone – ha aggiunto – ancora ricoverate in ospedale.

L’attacco di ieri a Westminster è “legato in qualche forma al terrorismo islamico”, aveva detto in mattinata il ministro della Difesa britannico, Michel Fallon, in un’intervista radiofonica alla Bbc. Gli investigatori, ha sottolineato Fallon, “hanno lavorato duro nella notte sul retroterra (dell’attentatore), oltre che per stabilire come si sia procurato l’automobile (con cui ha investito i passanti), dove la vettura sia stata negli ultimi 1-2 giorni e chi abbia potuto o non potuto aiutarlo”. L’attentatore dell’attacco di Londra “è stato ispirato dal terrorismo internazionale”. E’ quanto sta emergendo dalle indagini condotte da Scotland Yard – secondo quanto riferito dal vice capo della polizia di Londra Mark Rowley – che ribadisce che l’uomo avrebbe agito da solo, mentre i sette arresti compiuti in diverse località del Paese riguardano possibili fiancheggiatori ma non complici

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