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Torna il Commissario Ricciardi, de Giovanni sulle facce dell’amore. La recensione

Arriva in libreria il nuovo capitolo del Commissario Ricciardi, “Rondini d’inverno”

Torna il commissario Ricciardi con il nuovo romanzo “Rondini d’inverno” e Maurizio de Giovanni ci fa rimmergere nella Napoli degli anni ’30.

Nei giorni che precedono il capodanno l’ attore ormai in declino Michelangelo Gelmi, durante una rappresentazione teatrale uccide la giovane moglie Fedora Marra, stella del teatro e del cinema. La pistola sarebbe dovuta esser caricata a salve, ma un proiettile era vero. Gelmi giura che non era sua intenzione uccidere la moglie: un caso apparentemente facile, ma che induce Ricciardi a voler credere all’attore ed iniziare ad indagare.

De Giovanni in questo romanzo ci parla d’amore, in tutte le sue forme, sì perchè come dice Ricciardi “si uccide per fame o per amore” e lo fa soprapponendo, com’è nel suo stile, più piani narrativi ognuno dei quali descrive un tipo di amore diverso, ognuno raccontato da un personaggio del suo romanzo, in cui tutti sono protagonisti e nesuno appare come secondario: Gelmi sul viale del tramonto e l’amore per la moglie fatto di dignità, paura del presente e nostalgia del passato. Lina che ha un cuore grande che non riesce a far entrare un unico amore e l’unico vero amore della sua vita. Il Dottor Modo che ama attraverso la sua professione. Livia che non riesce a staccarsi dal suo amore non corrisposto e Bianca che spera che l’amore le regali la vita a cui ha dovuto rinunciare troppo presto. Bambinella che ha un cuore immenso e in ogni nuovo romanzo ci racconta sempre una pagina d’amore. Enrica che è forte e che porta avanti il suo amore ad ogni costo, Nelide che dietro il aspetto ruvido conosce l’essenza dell’amore.

Rondini d’inverno ha il sottofondo dell’indimenticabile Rundinella, canzone del 1918 di Rocco Galdieri e ci svela anche l’identità del maestro di mandolino che con la sua musica era stato il motivo conduttore degli ultimi due romanzi del commissario Ricciardi “Anime di vetro” e “Serenata senza nome” ed i cui brani avevano fatto da sfondo alle storie.

Amano e sognano i personaggi di de Giovanni, ognuno con le proprie aspirazioni ed il loro presente che non sveleremo, ma che vale la pena conoscere leggendo il romanzo, perchè la penna di de Giovanni ha la particolarità di farci entrare nella loro anima e farci provare comprensione ed affetto per tutti, perchè ognuno di loro è raccontato nella sua umanità e perchè l’autore sa raccontare con maestria anche il dolore che porta a fare scelte scellerate.

Ricciardi riesce sempre a commuovere e stavolta ci lascia nell’attesa degli ultimi due capitoli della serie che, siamo certi, non siamo ancora pronti a veder terminare.

Rondini d’Inverno di Maurizio de Giovanni è edito da Einaudi

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