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ESCLUSIVA – Michele Placido: “Garibaldi e l’unità d’Italia, vi racconto la verità che ci tengono nascosta…”

Michele Placido su Garibaldi e l’Unità d’Italia in esclusiva ai microfoni di BreveNews.Com

Attore, regista, sceneggiatore e non solo. Michele Placido, uno dei più grandi artisti della scena mondiale, è stato ospite del premio letterario “Casalnuovo una Città che scrive”. La kermesse organizzata da Giovanni Nappi e presentata da Mario Pelliccia, questa volta ha avuto anche un risvolto sociale con la nuova sezione speciale “Dislessia e dintorni” sui disturbi  dell’apprendimento. Il tutto nella splendida cornice settecentesca di Palazzo Lancellotti, una location d’eccezione da poco restaurata, riportata ai fasti di un tempo e messa a disposizione dal Comune di Casalnuovo.

Michele Placido, oltre ad essere un mostro sacro del cinema italiano, è anche il discendente di Carmine Crocco, l’ex Generale dei cosiddetti “Briganti” e uomo chiave della resistenza durante l’annessione del Regno delle due Sicilie al resto d’Italia. Placido, in un’intervista rilasciata nel corso della trasmissione “Quelli che il Calcio”, qualche anno fa, aveva raccontato una verità diversa da quella che leggiamo sui libri di Storia in merito alla presunta impresa unificatrice di Garibaldi e i suoi mille, troppo presto additati come eroi.

Una verità diversa che abbiamo inseguito fino alla hall dell’albergo in cui alloggiava Michele Placido, costretto a “scappare” via da Palazzo Lancellotti per il troppo affetto dei presenti. Una ressa che però ha un po’ innervosito l’attore, intenzionato a non rilasciare più alcuna dichiarazione. Ma due parole – Carmine e Crocco – hanno acceso gli occhi e il sorriso di questo grande artista che in un attimo è passato da riluttante a disponibile. “Carmine Crocco hai detto? Di quell’argomento possiamo parlare”. Ha esordito Placido.

“Il Sud sta vivendo una sorta di ‘Primavera identitaria’ ed è un ottimo segnale, sulla spinta anche di ciò che sta accadendo ultimamente nel mondo, come ad esempio in Catalogna. Noi del Sud, invece, fino a poco fa ce ne eravamo stati sempre buoni, abbiamo subito la Storia. Ci hanno invaso dicendo di averci annesso all’Italia per farci un favore. Ma gli abitanti del Regno delle due Sicilie in realtà se la passavano meglio di tutti gli italiani del Nord e non solo. La verità è questa e chi afferma il contrario dice il falso”.

Le considerazioni lasciano presto il posto all’appello e gli occhi pieni di orgoglio di Placido mostrano un pizzico di rabbia: “Credo che quanto meno da oggi si debba cominciare a ragionare e a discutere seriamente di questo argomento. Perchè se il Sud ancora oggi soffre dei meccanismi perversi politici e sociali lo dobbiamo proprio a quel periodo. A quando Garibaldi ci è venuto a “liberare” senza che nessuno di noi glielo aveva chiesto”.

“Se ho in mente di fare un Film sulla questione meridionale? Si, mi piacerebbe tantissimo! Ma tu pensi che in Italia me lo farebbero fare? La risposta è no, te lo dico io. Però di una cosa sono sicuro: mi piacerebbe, un giorno, cominciare a pensarci”. Conclude Placido.

 

Carmine Gallucci 

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Carmine Gallucci

Giornalista, direttore di Brevenews.com

2 Commenti

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  • Uno dei più grandi artisti della scena mondiale … via Nazionale forse, regionale, magari, provinciale … di sicuro – provinciale bene inteso non in quanto restrittivo o denigratorio ma in termini geografici di territorio.
    Bravo ma non Orson Wells !

    • le sue dichiarazioni ti hanno infastidito? la classica omertà tosco-padana. non ti arrabbiare troppo,e pensa piuttosto a non mantenere alti i livelli di suicidio di belluno, bolzano, o delle lande barbare subalpine autodefinitesi civili 😉

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