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“La scorta di Borsellino – Emanuela Loi”. Questa sera in Tv la fiction sulla giovane poliziotta [VIDEO]

Questa sera in Tv la fiction “La scorta di Borsellino – Emanuela Loi”.

Arriva questa sera su Canale 5 la storia di Emanuela Loi, nel film tv intitolato “La scorta di Borsellino – Emanuela Loi”. L’opera del regista Stefano Mordini che in cento minuti ripercorre i momenti significativi della vita della giovane poliziotta di Sestu che a soli 24 anni perse la vita nel’attentato al giudice del pool antimafia Paolo Borsellino. Emanuela, che era entrata in polizia quasi per caso dopo un concorso a cui aveva partecipato solo per accompagnare la sorella, si era ritrovata nella scorta del magistrato più in vista d’Italia, quando solo pochi mesi prima era stato ammazzato Giovanni Falcone, e appena un mese dopo essere entrata nel servizio scorte.

Il film – che andrà in onda in prima serata – è ispirato proprio alla storia della giovane poliziotta di Sestu. Abbastanza reali i particolari con cui è stata raccontatala storia: la Panda rossa di Emanuela, regalo dei genitori, l’appartamento palermitano che divideva con altre due ragazze sarde, le file al telefono pubblico da cui chiamava ogni giorno la famiglia.

Il 19 luglio 1992 era una domenica come sono le domeniche di luglio: calda. La scorta di Paolo Borsellino alle 16.58 si trova con lui in Via D’Amelio, perché è là che abita l’anziana madre del magistrato. Tutti gli agenti della scorta e Borsellino scendono dall’auto, tranne Antonino che deve parcheggiare.

“Il giudice e i miei colleghi erano già scesi dalle auto, io ero rimasto alla guida, stavo facendo manovra, stavo parcheggiando l’auto che era alla testa del corteo – racconta Antonino Vullo –. Non ho sentito alcun rumore, niente di sospetto, assolutamente nulla. Improvvisamente è stato l’inferno. Ho visto una grossa fiammata, ho sentito sobbalzare la blindata. L’onda d’urto mi ha sbalzato dal sedile. Non so come ho fatto a scendere dalla macchina. Attorno a me c’erano brandelli di carne umana sparsi dappertutto…”. Conclude l’agente sopravvissuto all’attentato.

 

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