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Tecnologia

Internet supersonico: dispositivo nato in Italia mette il turbo alla navigazione in rete

Dispositivo nato in Italia mette il turbo a internet

Dall’istituto TeCIP della Scuola Superiore Sant’Anna e dal Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni (Cnit), arriva il dispositivo che promette di mettere il turbo alla navigazione in internet ed alle telecomunicazioni. Un congegno capace di inviare segnali complessi sulle fibre ottiche, rendendo le comunicazioni molto più efficienti. Una vera e propria rivoluzione confrontabile a quella avvenuta nell’elettronica grazie a chip più piccoli e potenti.

La ricerca, pubblicata su Nature Photonics e coordinata da Marco Romagnoli, dell’Istituto di Tecnologie della Comunicazione, Informazione, Percezione (TeCIP)della Scuola Sant’Anna, e condotta nell’ambito del Progetto europeo Grafene, dimostra la fattibilità di un dispositivo molto compatto capace di convertire i segnali da elettronici a ottici: è un modulatore ottico di fase costruito con silicio e grafene, delle dimensioni di circa mezzo millimetro e che può essere ridotto fino a un decimo di millimetro, e soprattutto in grado di trasmettere segnali complessi.

“La nostra ricerca dimostra che questi dispositivi possono diventare molto piccoli e compatti, e a basso consumo energetico”, ha osservato uno degli autori, Giampiero Contestabile, del TeCIP, all’Ansa. Tutto questo potrebbe portare, nel giro di 5 o 10 anni, a comunicazioni in fibra ottica più veloci e potenti, da quelle intercontinentali alle reti di quartiere, così come potrebbe rendere rapidissime ed efficienti le connessioni elettroniche, a partire dai giganteschi supercomputer fino a pc di casa e telefoni cellulari

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