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Ancona, quarantenne di origine senegalese perde lavoro in casa di riposo: agli anziani non piaceva perchè nera

Senegalese si è vista sfuggire la stipula del contratto di lavoro perché alcuni anziani si sarebbero lamentati del colore della sua pelle

Fatima Sy, 40 anni di origine senegalese, da 15 anni in Italia e madre di due bimbi che vivono in Senegal, nei giorni scorsi aveva fatto una prova presso l’istituto per anziani di via Cavallotti, in pieno centro storico a Senigallia, ‘aspirante operatrice socio sanitaria.

Al momento della stipula del contratto, la doccia fredda: “Non piaci perché sei nera”. Come anticipato dal Corriere Adriatico, Fatima si è vista sfuggire la stipula del contratto di lavoro perché alcuni anziani si sarebbero lamentati del colore della sua pelle.

Dopo alcune giornate di lavoro senza intoppi, in cui era anche piaciuto il suo modo di lavorare e porsi con gli anziani, si è vista rifiutare il contratto di lavoro. Le lamentele di alcuni ospiti non erano state espresse direttamente all’operatrice, ma riferite poi ai responsabili della Cooperativa Progetto solidarietà che hanno ritenuto di non lasciarla in un ambiente non del tutto benevolo per provare “a inserirla in un’altra realtà meno ostile”.

“A mio avviso qualcuno non si è comportato in modo leale – ha dichiarato Fatima. – All’inizio dovevano essere due giorni di prova non retribuiti, poi ne ho fatti altri due al termine dei quali mi hanno chiesto la documentazione per stipulare il contratto. Poi mi hanno detto che non si poteva fare e non per questioni lavorative”.

“Siamo stati secondo noi prudenti nei suoi confronti – dice Paola Fabri, della Cooperativa Progetto solidarietà – ma da qui a dire che gli anziani ospiti della struttura sono razzisti ce ne passa, così come non possiamo essere accusati noi”. “Quasi il 20% dei nostri collaboratori – riferisce ancora – è di origine straniera: avremmo preferito che per qualsiasi dubbio ci avesse chiamato, ma non ci ha mai contattato, ora vedremo”.

Dall’Opera Pia non vogliono sentir parlare di “razzismo”: c’è altro personale extracomunitario e “vanno tutti bene”. A volte però qualche ospite si lascia andare a commenti “fuori luogo”. Ma Fatima non ci sta: “Quando sono andata lì, non ho mai ricevuto alcun tipo di commento razzista, anzi dopo soli quattro giorni gli anziani mi riconoscevano e mi chiamavano per nome”.

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