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Bologna, pc rubato al bimbo disabile. Il gesto inaspettato di Verratti commuove tutti

Bologna, pc rubato al bimbo disabile:

Ci sono due notizie: una buona e una cattiva. Iniziamo dalla cattiva: l’altra notte, a sole 24 ore dalla scoperta della prima razzìa e dopo che era stato rimontato il vetro nuovo all’ingresso, i ladri sono rientrati alle elementari Giordani in via Musolesi, portando via, in sfregio a scuola, alunni e maestri, quel che restava dell’attrezzatura: pc, videoproiettori, un’altra lavagna Lim. Un gesto che ha spinto il Comune a muoversi tempestivamente ieri mattina attraverso l’assessore alla Sicurezza Alberto Aitini che ha già fatto montare il sistema di allarme e chiesto un’intensificazione dei controlli notturni sia alla società di vigilanza privata che alla polizia municipale. La risposta deve essere immediata e importante, la scuola non può essere lasciata sola, ha detto ieri Aitini. E la risposta immediata l’ha data anche il Quartiere con il presidente del San Donato, Simone Borsari, che ha chiesto al commissariato di polizia della Bolognina di aumentare il pattugliamento della zona.

L’aiuto inaspettato
Veniamo ora alla buona notizia. Anzi, alle buone notizie. Dopo aver letto sul dell’appello ai ladri fatto da Gianluca Dall’Osso, il papà di Andrea, alunno gravemente disabile delle Giordani a cui è stato sottratto il pc portatile con il programma speciale che gli garantiva di comunicare con maestre e compagni, il giovanissimo campione pescarese del Paris Saint-Germain, Marco Verratti, si è mosso immediatamente per ricomprare al piccolo Andrea e alla scuola l’attrezzatura sottratta dai ladri in più riprese. Un gesto che il centrocampista in forza alla squadra francese dal 2012 non voleva certo pubblicizzare, ma che è trapelata ieri nel vortice di telefonate e messaggi ricevuti senza sosta dalla famiglia di Andrea. A contattare il padre è stato Patrizio Leoni, consulente finanziario della Cordusio Sim e uomo di fiducia del campione abruzzese, che ha disposto, su richiesta del giocatore, un bonifico urgente alla scuola. Diecimila euro la cifra, su per già, più alta di quella necessaria a ricomprare tutta l’attrezzatura, a quanto pare. In tre ore i soldi erano già sul conto dell’Ic6. Quando ha letto la notizia di Andrea , Verratti avrebbe chiamato Leoni e gli avrebbe chiesto di procedere in modo che il bimbo fosse messo nelle condizioni di riavere il suo pc già dal giorno dopo. Verratti è un ragazzo molto sensibile, legatissimo al suo Paese ed è anche padre di due bimbi. Ma non solo: in serata ieri c’è stata una telefonata privata tra il papà di Andrea e il campione. L’ho ringraziato — racconta Dall’Osso — e ci siamo detti che, quando ci sarà l’occasione, troveremo il modo di fargli conoscere Andrea. Sarebbe un onore per noi. Al telefono è stato timido e di poche parole.

La macchina della solidarietà
Verratti è stato solo il primo, ieri, a smuovere la macchina della solidarietà. Si sono mobilitate persone da Bologna e da tutta Italia per ricomprare ad Andrea tutta l’attrezzatura necessaria per svolgere l’attività didattica già nelle prossime settimane. Il Comune si è detto disponibile a sostenere la scuola di via Musolesi attraverso l’assessore alla Scuola e vicesindaco Marilena Pillati. E il presidente del San Donato Simone Borsari ha già messo a disposizione le risorse del Quartiere per riacquistare il programma usato da Andrea. Siamo in contatto con l’Ic6 — spiega Borsari — e se necessario, ci faremo anche carico del riacquisto dei materiali didattici. Se poi dovesse nascere qualche iniziativa da parte dei genitori della scuola, la sosterremo e li aiuteremo a diffonderla. In effetti anche i genitori delle Giordani hanno già messo in moto la catena della solidarietà: vogliono devolvere il ricavato del loro mercatino dell’usato in Cirenaica, in programma dal 21 al 23 settembre, alla scuola e alla famiglia di Andrea.

Una città per Andrea
Ma si sono fatti avanti anche i circoli dem Cirenaica, Murri, Pilastro, Giusti. Molti privati cittadini. Aziende. E su twitter ieri il giornalista bolognese Ivan Zazzaroni, rispondendo all’appello dello zio di Andrea, si detto disponibile a contribuire per aiutare il bambino. Siamo frastornati — dice il pap di Andrea —, non ci aspettavamo si smuovesse tutto questo dopo il mio appello. Ma se ci dovessero arrivare molte donazioni, le useremo come sempre per i bambini disabili attraverso la nostra associazione “Amici di Andrea” con cui da quattro anni cerchiamo di aiutare le famiglie nella nostra stessa situazione. Un circolo virtuoso che fa ancora ben sperare. Una boccata d’ossigeno.

Fonte: corriere.it

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