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Emanuela Folliero: “Non esco più sola, è pieno di stranieri che mi dicono oscenità. Mi è sbucato da dietro uno…”

Emanuela Folliero ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Alessandra Menzani per “Libero Quotidiano”:

Come si sta da donna sposata?
«Bene, normale. Non è cambiato molto, però effettivamente c’ è un senso di appartenenza diverso».Quindi il matrimonio ha ancora un senso?
«Io l’ ho sempre avuto in mente, ma per tanti anni della mia vita mi sono dedicata alla carriera. Penso che sia per sempre, non si scappa più».

È vero che sono state sua mamma e la suocera a pressare?
«Sì, io e Pino siamo stati minacciati fisicamente (ride, ndr). Devo dire che anche Andrea, mio figlio, ci teneva. Alla fine abbiamo organizzato un matrimonio in 20 giorni, last minute. Ho fatto le partecipazioni con alcuni video messaggi…».

Le manca non essere più in tv ogni giorno?
«Essendo Acquario, sono proiettata verso il futuro. Si è chiuso un ciclo durato 28 anni, non sono neppure pochi! Non è stata una scelta mia».

Che pensa della nuova Rete4?
«C’ è tanta informazione, ma anche i vecchi film. È cambiata molto, sta sperimentando, sta cercando di cambiare pubblico. E come tutti i cambiamenti all’ inizio non è facile. Tra qualche giorno sarò da Piero Chiambretti, non so quello che mi aspetta…».

È vero che condurrà un programma di salute e benessere?
«Dovevo. Ma venerdì scorso è arrivata la doccia fredda: non si fa più. Bello eh? Per il momento, nulla. Ho un contratto con Mediaset, vediamo quello che succede. Se non succede nulla, ho tanti impegni: andare in tintoria, dal fruttivendolo… Ho letto che il mio nome è stato associato alla Pupa e il secchione. Non so nulla, ma mi divertirebbe condurlo. È su Italia 1, il mio marchio è Rete 4, ma mi piacerebbe passare da una rete all’ altra senza il bisogno di esibire il passaporto».

Immagino che le propongano tanti reality show…
«Tutti».

Ci dica.
«L’ Isola dei famosi. Ho risposto: “Se mi volete licenziare o fare fuori non è necessario che io muoia”. Già sono secca, se dimagrisco divento trasparente. Non so manco nuotare».

E un bel divano al Grande Fratello Vip?
«Me lo hanno proposto. Più volte. Ma ho fatto una scelta, per mio figlio. Fa la quinta elementare, sta per andare alle medie. Non sono strutturata per lasciarlo a nessuno: mia madre ha 90 anni, suo padre vive fuori, mio marito lavora. Non posso stargli lontana tre mesi. Una scelta che pago e pagherò, ma è così. E poi sono ancora di una generazione che vuole preservare la sua sfera privata, non esporla».

Però è molto social… certe sue foto in bikini non sono passate inosservate.
«Era estate, per forza ero in costume. Ho imparato a usare i social da quando le Iene mi hanno fatto uno scherzo nel novembre scorso, quello di hackerare il mio profilo. Ci sono orari in cui pubblicare, trucchetti per i selfie… I commentatori sono tutti carini, a parte un gruppetto di cattivi per forza, ma sono l’ 1%. Tante foto me le fa Andrea. Mio marito fotografa più le barche, le porte…».

Lo rifarebbe quel clamoroso calendario per Capital? Ne furono stampate 300.000 copie.
«Adesso no, allora feci bene. Avevo 37 anni, nel pieno della carriera, non avevo bisogno di essere lanciata. Se avessi avuto un agente giusto accanto a me forse avrei capitalizzato di più. In realtà era una trappola…».

In che senso?
«Mi chiamarono in riunione in Rcs dicendo che mi volevano per una copertina. Invece era la proposta del calendario, che avevo rifiutato mille volte. Allora mi diedero pile di libri di foto da sfogliare, scelsi personalmente il fotografo, Bruno Bisang, che era specializzato in nudi ma anche in facce, espressioni. Venne una cosa bella».

In una intervista, disse: “Potrei fare analisi sociologiche e psicologiche sugli sguardi che rivolgono al mio seno”. Per esempio?
«Succede anche oggi, sa? Non certo solo a me. Succede a chi ha tanto seno e naturale. Una cosa ancestrale».

C’è chi sbircia, chi butta l’ occhio.
«D’estate è la fine: se non sono rifatte, si muovono. Quando era meno pericoloso andare in giro per strada, mi rivolgevo direttamente agli uomini: “Scusa, hai perso l’ occhio?!».

Adesso non si sente sicura?
«No. Sguardi, parole, tiro dritto, faccio finta di stare al telefono. Non mi vesto appariscente ma l’ altra sera torno a casa e un extracomunitario per strada mi urla: “Bella bocca, pi gratis?”. In altri momenti avrei detto qualcosa, invece sono scappata a casa da mio marito».

Il tema è quanto mai attuale.
«Non abito lontano dalla Stazione Centrale di Milano, prima scendevo a portare il cane a fare i bisogni. Di solito sto attenta, ma l’ altro giorno sono stata presa alla sprovvista e mi è sbucato da dietro un ubriaco. Non voglio fare di tutta l’ erba un fascio, non sono tutti così, ma se un bicchiere può contenere solo due dita d’ acqua e tu ne versi un litro, l’ acqua esonda».

Quindi il cane non lo porta più?
«No. Lo porta mio marito. La mia proposta è di aumentare i controlli. Almeno vicino alla stazione».

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