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Filmava le ragazze arbitro sotto la doccia: nei guai ex fischietto di Castellammare

Filmava le ragazze arbitro sotto la doccia, nei guai:

Una brutta storia di calcio i cui dettagli più scabrosi stanno emergendo proprio in queste ore: nella sezione arbitrale di Castellammare c’era un osservatore che filmava le ragazze che stavano muovendo i loro primi passi nel mondo dei direttori di gara mentre si spogliavano o erano sotto la doccia dopo le partite.

CELLULARE INCUSTODITO – Una vicenda, scoperta dal quotidiano Metropolis, che si sta arricchendo di ulteriori particolari, complice il fatto che l’avvocato difensore delle ragazze, Libera Cesino, è stata autorizzata a raccontare quanto avvenuto.

«La modalità era sempre la medesima – ci spiega il legale che difende le cinque donne arbitro -. L’osservatore, come consuetudine, entrava a fine gara nello spogliatoio, chiedeva di poter ricaricare il cellulare e lo posizionava in modo tale da riprendere quello che gli interessava». Una di queste cinque giovani, tutte di età compresa tra i 18 e i 20 anni, si è però accorta che il cellulare lasciato incustodito dall’osservatore aveva la telecamere accesa e, sbalordita, si è rivolta al presidente di sezione.

DUPLICE INCHIESTA – L’effetto, come spesso avviene in questi casi, è stato immediato e all’arbitro che aveva denunciato l’accaduto si sono accodate presto altre colleghe, che hanno rivelato di essere state vittime di molestie da parte della stessa persona. Così è nata, parallelamente, un’inchiesta penale che vede l’osservatore arbitrale attualmente indagato dalla Procura di Torre Annunziata. «I tempi della giustizia sportiva sono stati più rapidi – continua l’avvocato Cesina – e debbo dire che la sezione di Castellammare è stata celere nel deferire il suo osservatore, che allora ha provato a cambiare iscrivendosi a quella di Ercolano. Le ragazze sono state prima ascoltate a Napoli e poi a Roma in Figc.

Purtroppo, però, non c’ è stata adeguata sensibilità nel tenere conto della delicatezza della situazione tanto che i genitori delle ragazze hanno scritto una lettera ai giudici perché la semplice sospensione dall’Aia non poteva bastare».

SODDISFAZIONE – Alla fine, le ragazze l’hanno spuntata e all’osservatore la tessera è stata ritirata. Un provvedimento che il presidente dell’Aia Campania, Virginio Quartuccio, non è autorizzato a commentare ma rispetto al quale ha comunque espresso soddisfazione per il fatto che il mondo arbitrale abbia agito, e reagito, in fretta anche se ovviamente l’osservatore potrà ricorrere in appello.

Per adesso, l’unica certezza è che lui è fuori dall’Aia ma anche tre delle cinque ragazze lo sono perché hanno deciso momentaneamente di abbandonare l’attività dopo quanto successo.

Del resto, sono tutte particolarmente scosse al punto che vengono seguite da una psicologa del centro anti violenza di Castellammare. «Per loro arbitrare era un sogno, erano molto motivate e in parte lo sono ancora» conclude il legale.

Fonte: La Gazzetta dello Sport

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