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“Ti saluta questo”: Totti mostra la foto del mancato rigore a Rocchi al galà del Calcio: la reazione

Totti mostra la foto del mancato rigore a Rocchi:

Avviso ai naviganti del calcio nostrano: è tornato Francesco Totti. La requisitoria di domenica sera contro l’ utilizzo della Var in occasione del mancato rigore contro l’Inter per fallo su Zaniolo lo ha sancito, anche se ieri – pur scherzando all’ ingresso («se parlo ancora mi radiano») – il clima si è stemperato.

LUI E ROCCHI «Abbiamo chiarito tutto», dirà uscendo l’arbitro Rocchi. E in effetti i due – sotto gli occhi di Rizzoli – hanno scherzato insieme. «Ti saluta questo», ha detto all’arbitro, mostrando sul telefonino la foto del fallo su Zaniolo. Poi però ha detto all’ arbitro di domenica: «Non ce l’ avevo con te, ma era una cosa così evidente». Poi ha scherzato: «Rocchi ha vinto il premio come miglior arbitro? Era per lo scorso campionato (risate, ndr).

Comunque i direttori di gara più forti li abbiamo in Italia». Anche l’ intervento al Gran Gala del calcio – dove ha ricevuto il premio alla carriera on Pirlo («avrei voluto giocare con lui», ha detto il romanista) – per l’ ex capitano della Roma è stato un modo per riprendersi la vetrina. L’ ultima volta gli era successo il 5 settembre scorso, quando malinconicamente anticipò quello che è puntualmente successo, ovvero che «la Juve fa un altro campionato». L’ andamento della Serie A ha confermato la profezia, visto che i bianconeri hanno doppiato la Roma: 40 punti contro 20, visto che i giallorossi accusano 14 lunghezze in meno rispetto alla scorsa stagione.

PATTO CON DIFRA Proprio quando Eusebio Di Francesco aveva più bisogno di supporto, però, Totti si è rimesso al centro della Roma. Il confronto coi giocatori e le cene insieme all’ allenatore (talvolta anche con Bruno Conti) hanno chiarito a tutti come l’ ex capitano non avrebbe mai abbandonato l’ amico. Il cattivo utilizzo della Var contro l’ Inter, poi, è stato il modo in cui Totti si è ripreso la scena.

Certo, anche il d.s. Monchi – dopo il presunto rigore di Olsen su Simeone a Firenze – aveva alzato la voce, ma il peso specifico di Totti nel calcio italiano è unico. «Il calcio è cambiato. Delle bandiere ci è rimasto solo il manico – ha detto in modo semiserio -. Il mio ritiro? C’è un inizio e c’è una fine: diciamo che l’ ho accettato». Nel suo nuovo ruolo, però, sta incidendo sempre di più.

«Non voglio mettermi davanti a tutti per prendermi gli elogi – ha spiegato domenica -, ma nello spogliatoio rispetto agli altri dirigenti riesco a capire di più certe cose che altri non riusciranno mai a capire. Cerchiamo di tirare fuori il meglio da tutti quanti, ma è inutile fare riunioni se poi non applichi quanto si era stabilito».

IL DOSSIER – Il club giallorosso, d’ altronde, ha una sorta di dossier virtuale su presunti torti stagionali, che va dai rigori concessi ad Empoli, Spal e Fiorentina a quelli non concessi a Napoli per fallo su Dzeko e a Udine per fallo su Pellegrini, per non ribadire del «caso Firenze». Ovvio che non ci sia nessuna volontà d’ iniziare uno scontro con i vertici, ma il desiderio di rispetto di sicuro.

RABBIA PALLOTTA – Anche per questo domenica il presidente Pallotta – blindando per il momento la posizione di Di Francesco, così come ha fatto Monchi – ha espresso tutto il proprio malumore per l’ arbitraggio di Rocchi e l’ utilizzo della Var. «Se avessero dato il rigore su Zaniolo avremmo vinto – ha tuonato Pallotta -: ultimamente ci sono stati troppi errori contro la Roma». Che, prima dell’ Inter, non riceveva un rigore a favore da febbraio, nonostante il volume di gioco esercitato nei pressi dell’ area avversaria. La domenica di Totti, poi, è stata anche amareggiata dalla polemica rinfocolata da Spalletti, che ha dato differenti versioni su alcuni episodi contenuti nella sua autobiografia.

Così, il «vergognoso» che è risuonato domenica, è stato ribadito dallo stesso ex capitano anche a Daniele Baldini, assistente di Spalletti, proprio ai margini di una intervista a Roma Tv. «Siete vergognosi. Mo hai capito che significa? Meglio che me ne vada, se no mi tocca litigare pure qua». Come dire che la rabbia non è scemata in fretta. Normale. Ora a fare scudo al club è tornato in campo anche (capitan) Totti. Forse qualcosa cambierà o forse no, ma la voce giallorossa si sentirà senz’ altro più forte.

Fonte: La Gazzetta dello Sport

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