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Spettacolo

Pupo: “Non sapevo come liberarmi di una donna, le dissi che mi restavano poche settimane di vita”

Pupo in un’intervista esclusiva al settimanale Oggi

Pupo, al secolo Enzo Ghinazzi, attualmente impegnato a teatro con lo spettacolo Pinocchio ha rilasciato un’intervista al settimanale Oggi in cui racconta le bugie raccontate nel corso della sua vita.

“Sono arrivato ad avere una decina di flirt in giro per il mondo e tre, quattro in Italia. Inventavo concerti inesistenti, esibizioni private, riunioni, contratti da firmare. Poi prendevo la mia Jaguar e portavo le mie amanti a Venezia al Cipriani o al Danieli. Quante sberle mi sono beccato perché confondevo i nomi delle donne!”, racconta il cantante.

Tra le bugie più clamorose, Pupo racconta quella di cui poi si è vergognato, “Non sapevo come liberarmi di una donna e allora andai da lei e piangendo la convinsi che mi restavano poche settimane di vita, che era meglio non vedersi più”.

Invece la bugia più rischiosa, “Ho i brividi a pensarci. Nel 1983 un giorno perdo a carte 75 milioni di lire e pago con tre assegni da 25 milioni. Dopo qualche tempo la Polizia fa un blitz e scopre una bisca a Bergamo dove rintraccia i miei assegni e arresta un gruppo di truffatori… Senonché 7 o 8 anni dopo quella gente esce di galera, si ricorda del mio debito e mi viene a cercare. Nel frattempo però io mi ero giocato tutto. Mi salvai inscenando la mia disperazione e dicendo una bugia squallida: inventai che avevo un gravissimo problema familiare, che mia madre o una delle mie figlie aveva una malattia rara e costosissima. Fui così credibile che rinunciarono”.

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