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Ziliani contro il motto Juve: “Vincere non è l’unica cosa che conta: educazione dietro il successo di Barça e Real”

Ziliani contro il motto Juve:

Educare ed insegnare Calcio ai giovani, per Paolo Ziliani, è la ricetta per raggiungere il successo a livello planetario. Il giornalista sottolinea un aspetto importante legato ai settori giovanili ed ai dati del Cies, in netto contrasto col motto della Juventus (“Vincere è l’unica cosa che conta”). Ecco l’articolo pubblicato sulle pagine de ‘Il Fatto quotidiano’:

“Insegnare il calcio. Farlo amare ai bambini e ai ragazzini, inculcare in loro il piacere del gioco in se stesso: divertimento e disciplina, per le vittorie se ne riparlerà più avanti.

C’è un motivo, nemmeno tanto nascosto, se Real Madrid e Barcellona, 8 Champions vinte (4+4) nelle ultime 13 edizioni disputate, sono da tempo le incontrastate regine del calcio europeo (quindi mondiale): e questa ragione è la loro scuola-calcio, leggasi cantera, che nel tempo ha trasformato questi due club nella Harvard e nella Oxford del mondo del pallone.

Se cresci lì, o ci arrivi, respiri un’ aria diversa: l’aria del Grande Calcio, l’aria dei Grandi del Calcio. Che alla fine si tramuta in bellezza (leggi spettacolo) e riconoscimenti (leggi trionfi). Fiore all’occhiello, certo, ma non solo.

Mentre il Natale 2018 batte alle porte, la notizia è che il Cies Football Observatory, con sede a Neuchatel, in Svizzera, ha stilato la classifica dei migliori settori giovanili d’Europa andando in cerca dei vivai che sono stati capaci di portare il maggior numero di giovani calciatori a diventare professionisti nei cinque campionati-top europei, quelli di Inghilterra, Spagna Germania, Italia e Francia.

La condizione: il calciatore deve aver fatto parte almeno 3 anni del vivaio di un club tra i 15 e i 21 anni. Ebbene, il club che ha allevato più giocatori professionisti presenti oggi nei cinque campionati che contano è il Real Madrid con 36.

Segue il Lione (35) e al terzo posto l’altro colosso del calcio spagnolo, il Barcellona, con 34. Per la Spagna l’insegnamento del calcio è in tutta evidenza il primo, sacro e irrinunciabile comandamento; nei primi 10 posti, oltre a Real e Barça, troviamo infatti anche Atletico Bilbao (4° con 26), Real Sociedad (ottava con 23) e Atletico Madrid (10° con 21), mentre alle spalle della Spagna è la Francia la nazione più produttiva: oltre al Lione (2°), nella top-ten troviamo il Psg e il Rennes (quinti ex aequo con 24) e il Bordeaux e il Monaco (decimi con 21 a pari merito con Atletico Madrid). Vi domanderete: e i club italiani?

Che ne è di loro, e soprattutto della Juventus che nel 2015 è stata sconfitta in finale-Champions dal Barcellona (3-1) e nel 2017 dal Real Madrid (4-1)? La risposta è sconfortante. Per scovare la Juventus bisogna scendere infatti al 37° posto dove i bianconeri sono a braccetto della Fiorentina con 13 calciatori affermatisi dopo essere cresciuti nel vivaio. Lontanissima da Real e Barça, la Juve è quasi doppiata dall’Inter (decima con 21) e fa peggio anche di Roma (diciannovesima con 17), Milan e Atalanta (venticinquesimi con 15).

Anche circoscrivendo il raffronto con gli altri 15 club rimasti in lizza in Champions, il risultato non cambia: la Juve è tredicesima su 16, preceduta, oltre che da Real, Lione e Barça, anche da Psg, Manchester United, Atletico Madrid, Valencia, Roma, Bayern, Tottenham, Manchester City e Ajax. Solo Liverpool, Schalke 04e Porto hanno fatto peggio. Ricapitolando: il Real Madrid e il Barcellona sono i club che vincono di più e che insegnano meglio il gioco del calcio; o forse, sono i club che vincono di più perchè insegnano meglio il gioco del calcio. Alla faccia di chi va in giro a dire che vincere è l’unica cosa che conta: no, conta moltissimo anche educare e insegnare. Meditate gente, meditate!”

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