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Spettacolo

Mara Maionchi:” Avrei agito allo stesso modo di Baglioni. Gianna Nannini è sul podio, è una delle autrici de Il Volo”

Mara Maionchi in un’intervista a Libero Quotidiano 

Mara Maionchi ha rilasciato un’intervista a Libero Quotidiano al termine della settimana trascorsa commentando il Festival di Sanremo ai microfoni di RTL 102.5, “In questo Festival ho ascoltato cose buone, i due maroni non me li sono fatti. Ha vinto Mahmood, una sorpresa tipo alla Gabbani un paio d’ anni fa.Una canzone piacevole in mezzo ad altre tristi. Un ritornello gradevole e lui ha una bella timbrica. Ultimo e Il Volo hanno completato un podio giovane con due canzoni tradizionali che hanno rispettato la regola. Punto”.

Sulla polemica sorta dopo che le giurie interne hanno ribaltato il verdetto ufficiale, risponde “Non seguo i meccanismi delle giurie, non m’ interessano. Io giudico quello che arriva a me e io dico che “Soldi” sta nel tempo attuale e nei gusti di oggi. La mia delusione è stata non vedere Loredana Bertè nei primi tre. Bella canzone, interpretata al meglio, con un’ aggressività e una passione commoventi”.

Sul trio Baglioni-Bisio-Raffaele a volte criticati per non essere stati sempre brillanti nella conduzione, la Maionchi commenta, “I tre hanno dovuto riempire uno spazio di 4 ore in diretta per una settimana di fila. E non uno spazio qualsiasi, ma ingombrante. Sarebbe difficile per ogni programma, moltiplica il tutto per quello che rappresenta Sanremo. Nessuno dei tre fa il mestiere di presentatore, eppure hanno sempre rispettato un equilibrio, non si sono calpestati e neppure risparmiati, con parodie, imitazioni, balli, sketch..”.

Ma Mara Maionchi ne ha per tutti, anche sul conflitto d’interessi che ha visto presenti troppi artisti rappresentati dall’Agenzia di Salzano, “L’ agenzia di Salzano ha la maggior parte degli artisti italiani, difficile fare Sanremo senza di lui. Conosco Baglioni dagli anni ’70, credo alla sua buona fede e correttezza e se mi fossi trovata nei suoi panni, forse, avrei agito allo stesso modo. Avere un direttore artistico credibile è una garanzia per chi ci partecipa. Non è vero che tutti vogliono andare a Sanremo. Andarci ed arrivare ottavo va bene ma essere eliminato subito è un terrore che spesso frena le partecipazioni. Togliere le eliminazioni è stata un’ intuizione vincente. La clausola di trasparenza della Rai? Mi dite come si può organizzare un festival senza conoscere chi detiene la musica in Italia?”. La Maionchi continua sulle poche presenze femminili, “Festival maschilista? Balle! Forse le donne non hanno voluto andarci, non avevano la canzone giusta. Ma mi piace sottolineare che Gianna Nannini è salita sul podio visto che è una delle autrici del brano de Il Volo. È una brutta usanza italiana quella di non dare il giusto rilievo agli autori”.

Mahmood partecipò ad X-Factor nel 2012, “C’ è chi ha la fissa che i talent ammazzino la musica, accuse generiche slegate dalla realtà. Non tutto ciò che esce dai talent è buono, ma io dico, per esempio, che il decimo posto di Enrico Nigiotti al suo primo Sanremo con una canzone sua è il segno che i talent con lui ci hanno visto giusto. Oggi poi è il web il vero giudice, pensate a Cosmo, Salvo, i Calcutta… Gente che ha già dischi di platino alle spalle”.

La canzone Sanremese preferita da Mara Maionchi, “Nessun dubbio. “Vita spericolata” di Vasco Rossi, un capolavoro, eppure si piazzò penultima nel 1983. E poi ricordo con affetto “E se domani” di Fausto Cigliano nel 1964 e “Il ragazzo della via Gluck” di Adriano Celentano nel 1966: entrambe le canzoni vennero escluse dalla finale. Così per dire riguardo alle giurie…”.

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