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Spettacolo

Damiano David dei Maneskin: “Se non fossi un po’ narciso come farei questo lavoro? Ai concerti le madri mi chiedono…”

Damiano la voce dei Maneskin in un’intervista a Cosmopolitan

Damiano David, voce dei Maneskin gruppo rivelazione che da X Factor, in tre anni, è passato dal cantare cover ad avere un album in classifica, doppio disco di platino e concerti sold out in tutta Europa, ha rilasciato un’intervista a Cosmopolitan in cui racconta del suo successo.

Damiano piace proprio a tutti, dalle liceali alle cinquantenni di ambo i sessi per la sensualità e l’aspetto un pò dannato, “Se non credessi in me stesso, se non fossi un po’ un narciso, come potrei fare questo lavoro? Sul palco va bene spaccare tutto. È nella vita normale che bisogna essere umili: con le persone che lavorano con te, per esempio, e con la musica. Noi, se c’è da provare e suonare, non ci tiriamo mai indietro. E seguiamo regole rigidissime” racconta ed aggiunge, “Quando siamo in tour, va bene divertirsi, ma dobbiamo mantenere un livello alto sul palco, bisogna essere lucidi e freschi per fare le cose giuste tecnicamente. Quindi zero fast food, la merda non si mangia. La coca e bibite gassate sì, ma non troppo. Alcol poco. Non si fanno le quattro del mattino, non ce n’è bisogno. Il “sesso & droga” lo può fare chiunque. Non è certo quello che ti rende figo”.

 

 

Damiano racconta delle sue fan, “Ci lanciano i reggiseni, una roba alla Vasco Rossi. Era lui l’ultimo cui tiravano i reggiseni, no? Poi al firmacopie arrivano madri con figli magari anche piccoli, ed è capitato che mentre Vic si prende cura dei ragazzini, le madri mi dicano: ‘Ti posso dare un bacetto, ti posso toccare il culo?”, ma per lui le cose importanti ora sono altre, “Essere un artista è la cosa bella. Creare l’arte, scrivere i pezzi… Vedere come ci guardano le persone quando siamo sul palco: ecco quella è la cosa migliore. Non quando esce una mia foto che sono figo e sto con le donne. Cioè, certo è figo. Ma dopo 10 minuti la sensazione è già passata”.

Damiano ammette di avere difetti, “Sono pieno di difetti, sono uscito sbagliato, a scuola ero una capra, non vengo da una famiglia bene. Sono un ragazzo normalissimo con le difficoltà di chiunque. Ma ho seguito le mie aspirazioni e in qualche modo ce l’ho fatta. Insomma, non c’è bisogno di essere perfetti per riuscire. Basta solo farsi un culo così” e poi racconta le sue aspirazioni, “A fare la strada delle grandi band, grandissimi live, festival tipo il Coachella. Voglio essere la voce della mia generazione. Ci hanno sempre detto che noi siamo quelli sfaticati, che non abbiamo voglia di fare niente. Ma io vedo tanti ragazzi che si impegnano. Certo, noi siamo stati fortunati, siamo nati con questa strada ben dritta in testa e siamo stati agevolati dalla nostra psicologia. E vorremmo mettere questo nostro dono al servizio degli altri. Facendo musica e dicendo che tutti hanno la libertà di essere come sono”.

 

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