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Pamela Prati: “In collegio da quando avevo 1 anno. Quando mia mamma andava via… E sul matrimonio”

Pamela Prati parla del suo imminente matrimonio ai microfoni de ‘Il Corriere della Sera’:

Pamela Prati, 60 anni compiuti lo scorso novembre, annuncia il matrimonio. L’ex dama del bagaglino si sposa con Marco Caltagirone, un costruttore che non è mai stato sposato prima. Su web e social, non esiste una sua foto, si sa solo che non ha legami di parenteli con i più noti Caltagirone in Italia. Il matrimonio sarà trasmesso da Canale 5 in esclusiva il prossimo maggio, ma il giorno esatto è top secret.

Quando vi siete conosciuti, lei come si poneva nei confronti dell’ amore? Aveva detto basta? Non aveva smesso di sperare?
«Stavo aspettando lui. Sapevo che sarebbe arrivato. Infatti, ci siamo visti e riconosciuti».

Quando, dove, come?
«A Roma, un anno fa, a cena da amici comuni. C’ era tantissima gente, così tanta che avremmo potuto non incrociarci. Ma era destino. Ho incontrato i suoi occhi e ho visto il cuore, l’ anima, la sua purezza. Mi è mancato il respiro e a lui pure».

Un colpo di fulmine?
«Di più: un immediato riconoscersi. Un guardarsi negli occhi e dirsi l’ un l’ altro: ti stavo aspettando e ora sei qui».

Che vi siete detti?
«Io ero imbambolata, non mi venivano le parole. Hanno parlato gli occhi. Dopo, lui mi ha raccontato che mi aveva vista in altre occasioni, ma io non l’ avevo notato. La vita è strana. Ora lo guardo e sono convinta che ci siamo amati in altre vite».

Poi, che è successo?
«Mi ha chiesto il numero, ha iniziato a corteggiarmi come un uomo d’ altri tempi, in modo semplice, puro, bello. Non ci siamo più lasciati, stiamo sempre insieme. Abbiamo desiderato subito sposarci e mettere su famiglia».

A 60 anni, come si mette su famiglia?
«Se lo vuoi, lo costruisci. Marco aveva già un bimbo in affido, Sebastian, di 11 anni. Ora, c’ è anche Rebecca, di sei. Mangia che dio la benedica, è ballerina come me, mi somiglia, ha i miei stessi occhi, i miei stessi capelli. Lei è una bambolina, lui un principino biondo, con gli occhi azzurri, tifa per la Lazio, vuole fare l’ astronauta. Mi chiamano mamma e non c’ è emozione più bella di sentire la pienezza di quella parola. Per ora, stanno con noi a Miami durante le vacanze e i fine settimana, finché non ce li affidano totalmente. Io una famiglia l’ ho sempre voluta, ma non era mai arrivata».

Come si fa a essere mamma se non si è vissuti con la propria mamma?
«Avevo un anno e mezzo quando sono andata in collegio. Mamma veniva a portarci piccole cose da mangiare e regalini. Vederla era la felicità, lasciarla andare una sofferenza. Ma essere madre è un istinto. E io e Marco sappiamo che amore e attenzione sono l’ ossigeno per i bambini».

Vivrete in America. Non le mancheranno lo spettacolo, la popolarità?
«Avevo già lasciato tutto, la nostra televisione offre poco, non ci sono più i varietà. Gli applausi non mi mancheranno, ne ho avuti abbastanza. Io voglio fare solo la moglie e la mamma. Marco ha comprato la casa dei nostri sogni, una villa sulla spiaggia, a Miami».

Ha trovato uno scapolo d’ oro, anche ricchissimo?
«Non ho guardato la ricchezza materiale, ma la sua anima».

Come le ha chiesto la mano?
«Il giorno del mio compleanno, il 26 novembre scorso. Ne parlavamo da subito, ma quando ho visto le due fedi in un sacchettino di seta, ero in lacrime».

Com’ è possibile che di quest’ uomo non vi sia traccia online?
«È molto riservato. Non ama apparire. Quel poco che vedrete di lui, lo vedrete al matrimonio in tv e mai più. Sarà in Umbria, in chiesa, non posso dire altro. Vedrete che è bellissimo, io posso dire che è anche intelligente e dolcissimo».

Nel 2009, lei aveva sposato l’ argentino Daniel Sebastian Jabir a Las Vegas, quello che matrimonio è stato?
«Quella era una fake news. Non mi sono mai sposata, mai, mai. Sono stata dall’ avvocato per rimuovere questa cavolata da Internet. Ero stata consigliata male. A un certo punto, mi hanno detto: dì che ti sei sposata a Las Vegas Sono stata ingenua, ma la prova che è falso è che per trent’ anni non ho preso l’ aereo: soffrivo di claustrofobia e di paura di volare, fobie peggiorate dopo la morte di mamma».

E ora come va in America, con il transatlantico?
«Sono risalita su un aereo dopo trent’ anni, da quando sto con Marco. All’ inizio avevo paura, ma lui mi teneva la mano. Ora, temo solo il decollo, poi mi tranquillizzo e vado. L’ amore è la medicina per tutto».

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