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Alaska, 66 tonnellate di feci umane imprigionate nei ghiacciai in scioglimento

Alaska, 66 tonnellate di feci umane imprigionate nei ghiacciai:

Il Monte Denali che si trova in Alaska, vicino al Circolo Polare Artico, è la montagna più alta del Nord America. Il promontorio fa parte delle cosiddette “Sette Vette”, ovvero le cime più alte di tutti e sette i continenti. In ordine di altezza: Everest, Asia (8.848,56 m). Aconcagua, Sud America (6.962 m). Monte Denali (McKinley), Nord America (6.194 m). Kilimangiaro, Africa (5.895 m). Massiccio Vinson, Antartide (4.897 m). Puncak Jaya, Oceania (4.884 m)

Scalare queste mastodontiche montagne, nel mondo dell’ alpinismo è considerato un traguardo molto importante. Ed è per questo che ogni anno, da aprile a luglio, centinaia di persone tentano la scalata, tra gli altri, anche del Denali.

Ma l’ impresa richiede almeno due settimane di percorso. E lungo la salita, gli scalatori si lasciano dietro di tutto, compreso gli escrementi, che poi finiscono sotterrati dai ghiacci e restano li anche per secoli. Dal 1970, infatti, si stima che siano state evacuate sul percorso circa 66 tonnellate di feci. Per fortuna dal 2018 è diventato obbligatorio non abbandonare rifiuti o escrementi.

Ma quella che può sembrare un aspetto del tutto naturale, oggi sta per diventare un incubo. Si, perché complice lo scioglimento dei ghiacci, causato dal cambiamento climatico, sta per venire giù tutto. Perché queste tonnellate di escrementi, perfettamente conservate, rischiano infatti di “tornare a galla” con tutto il loro spiacevole odore e riversarsi giù dal Monte.

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