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Miriana Trevisan: “Fossi stata più ‘disponibile’ avrei lavorato di più. E quelle vendette che arrivano dopo…”

Intervista a Miriana Trevisan nel corso del format “I Lunatici”, su Rairadio 2:

Nell’ intervista, Miriana Trevisan ha parlato de ‘La donna Bonsai”, suo ultimo romanzo. “Io sono una ex donna bonsai, per questo ho voluto far uscire le radici fuori dal vaso, scrivendo un libro. Questo libro parla di donne che non si accorgono di essere dentro a certi stereotipi, perché c’è un’ottima propaganda attorno a noi.

Ma che unendosi, parlandone, possono rendersi conto che forse stanno sbagliando qualcosa. Il mio è un romanzo, ma racconto cose che ho visto, esperienze dirette, che mi hanno fatto male, bene, ma che comunque mi hanno segnato. E’ un dialogo tra donne molto forte, così mi dicono le persone che lo hanno letto”. 

L’ex valletta di ‘Non è la Rai’ ha aggiunto: “Per una ragazza che ha fatto Non è la Rai e la coconduttrice in diversi programmi è più difficile accreditarsi come scrittrice. Ci sono tanti pregiudizi da abbattere, per questo avevo timore, paura. Poi mi sono detta che non avrei dovuto rinunciare a scrivere, non posso crearmi io preconcetti, se mi creo io preconcetti non posso diventare l’esempio vivente che ogni donna può essere. Il momento più bello e il più brutto della mia carriera? Fin da ragazzina io volevo ballare”, le sue parole riportate da dagospia.

“Ho studiato danza – prosegue ancora Miriana -, quando ho potuto ballare ho sempre pensato che avevo l’occasione con ogni mio muscolo di poter raccontare una storia. L’ho sempre trovato soddisfacente. Alcune volte, però, non sgomitavo. Di mio non sono una che sgomita, per questo qualche treno l’ho perso. Non mi sono proposta, non ho alzato la voce. Quando ho detto che se fossi stata più disponibile avrei fatto altri lavori in televisione? E’ andata così. Questo dicono le voci attorno a me. Quando qualcuno ti vuole ed è molto potente non si espone in prima persona, si vendica dopo. Tu gentilmente hai fatto capire che non eri disponibile, e lui si vendica”.

Miriana entra nel dettaglio: “Magari io pensavo di non essere capace, di non essere adatta a certi lavori, ma persone attorno a me in questi anni mi hanno detto che in realtà non mi venivano dati certi ruoli perché non ero stata disponibile fino in fondo. Il sistema è così. L’ho visto, facevo finta di non vederlo ma l’ho visto. Questo gioco esiste, anche se ora forse hanno un po’ più paura di farlo”.

“E’ una cultura che va cambiata dal basso, non è colpa degli uomini. Gli stessi miei genitori quando gli dicevo che volevo fare la ballerina pensavano che la ballerina fosse il lavoro di una ragazza poco seria.

E’ questione di cultura, magari l’uomo che ha più potere crede che funzioni così e basta, che non è solo una questione di qualità ma anche di compiacenza. Ho visto tante donne veramente straordinarie a livello di capacità, che magari hanno preso lo stesso una scorciatoia. Come se fossimo alienati, perché magari uno pensa che le cose funzionano così”, conclude

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