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Totò Schillaci rivela: “Presi Baggio a testate quando ero alla Juve. Mi sono arricchito in Giappone”

Totò Schillaci rivela: “Presi Baggio a testate quando ero alla Juve. Mi sono arricchito in Giappone”.

Totò Schillaci rivela: “Presi Baggio a testate quando ero alla Juve. Mi sono arricchito in Giappone”.
L’ ex attaccante siciliano rivela alcuni retriscena legati alla sua carriera da calciatore. Lo fa attraverso l’ intervento ai microfoni del format “I Lunatici”, su Rai Radio2.

Totò Schillaci su Italia 90
“Andai a quel mondiale anche grazie alla stampa, che spinse molto per farmi convocare. La convocazione arrivò all’ultimo, quasi inaspettata. Mai avrei pensato che sarei diventato capocannoniere di quel torneo. Sono stato l’ ultimo convocato di quel gruppo straordinario, una rosa molto competitiva”.

Totò Schillaci i retroscena su Italia 90
“Ho cercato di ambientarmi, inserirmi, dicendo a me stesso che se Vicini mi avesse dato una possibilità mi sarei fatto trovare pronto. Nella prima partita la porta degli avversari era talmente stregata che evidentemente il gol avrei dovuto segnarlo io appena entrato. Nel ’90 è cambiata tutta la mia vita. Tra il Mondiale e la nascita di mio figlio. Nessuno poteva immaginare una cosa simile”.

Schillaci ha raccontato del battibecco avuto con Roberto Baggio
“E’ stato il miglior giocatore italiano, non esistono più giocatori come lui. Questo episodio è capitato a Torino, entrambi giocavamo nella Juventus. Io attraversavo un periodo negativo, venivo da una separazione, i tifosi mi contestavano, e mi ha trovato nello spogliatoio una mattina che stavo leggendo il giornale”.

Totò Schillaci rivela: “Presi Baggio a testate quando ero alla Juve. Mi sono arricchito in Giappone”
“Lui, giocando, cercava di colpire il giornale con il piede, e mi sfiorava il viso. Io gli dicevo di smetterla, perché rischiava di farmi male. A un certo punto mi alzo in piedi e gli do una testata. Poi abbiamo chiarito. Le cose che accadono nello spogliatoio non dovrebbero mai uscire. Io sono sempre stato un professionista serio, è stato l’ unico episodio che ha macchiato la mia vita da professionista”:

Totò Schillaci parla del sesso prima delle partite
“I ritiri si fanno per creare gruppo, preparare la partita e seguire una corretta alimentazione. Poi il giocatore deve comportarsi da professionista. Uno può anche scappare di notte, non è che l’ allenatore ti controlla. A me non è mai successo, quando ho giocato sono sempre stato un professionista, non ho mai avuto bisogno di scappare da un ritiro. Il sesso a volte ti aiuta a scaricare, ma farlo costantemente ti porta a non stare bene in campo e io mi ero prefissato di fare sesso in determinati giorni della settimana e basta, poi pensavo solo alla partita”.

Zeman l’ allenatore più duro
“Il più duro secondo me è stato Zeman, incrociato a Messina nel 1988. Ti spremeva durante gli allenamenti, ma questo ti serviva durante la partita, perché durante la partita stavi bene”.

“In Giappone un’ esperienza diversa, mi ha arricchito”
“Sono stato il primo calciatore italiano a giocare all’ estero. E’ stata una scelta difficile, ero consapevole che sarei uscito dal giro del calcio che contava. Però mi faceva piacere fare questa esperienza nuova, diversa. Mi feci quattro conti, mi proponevano un buon contratto, ho fatto un’ esperienza diversa, che mi ha arricchito”.

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