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Spettacolo

Vasco Rossi: “Mi dicevano che ero un drogato, in realtà mi definisco un tossico indipendente. Vi spiego”

Vasco Rossi in un’intervista a Il Corriere della Sera

Vasco Rossi ha rilasciato un’intervista a Il Corriere della Sera in cui racconta di sè e della sua carriera. “Devo alzare sempre un po’ l’ asticella: le sfide mi piacciono. San Siro poi è una favola. Spero che lo teniate così come è. Peccato per questo comitato anti rumore… che poi, non è che facciamo rumore, ma musica”.

Il cantante ricorda anche il trionfale concerto Modena Park. “Un evento irripetibile, infatti non cercherò più di ripeterlo. C’ erano tensioni riguardo la sicurezza, ma il mio popolo ha dimostrato una maturità incredibile e l’ amore ha vinto sulla paura. Mentre sorvolavo l’ area del concerto in elicottero, poche ore prima, mi mancava il fiato per tutta quella gente”.

“Mi dicevano che ero un drogato. spiega poi il rocker – Non lo sono mai stato. Mi definisco un tossico indipendente . Le sostanze le ho provate tutte, perché volevo farlo. Tranne l’ eroina. E chi dice che sono tutte uguali è un criminale. La marijuana ha anche effetti terapeutici… infatti ne faccio un uso medico. Mi toccherà chiedere asilo politico in California, dove è legale, come in tutti i Paesi civili”.

“Se mi assolvo? Non lo so. Di certo se esistesse la pillola contro i sensi di colpa la prenderei subito, ma rifarei tutto: stessi errori, stesse passioni, stesse delusioni”. Racconta Vasco Rossi. “Alla fine è un pareggio”.

Vasco è impegnato in una serie di concerti a San Siro e l’idea generale del tour è di portare le persone fuori dalla disperazione. “La disperazione la sento proprio nell’aria, viviamo in un periodo teso in cui le paure sono risvegliate da politici senza scrupoli. Non sopporto questa strumentalizzazione, con gli anni sempre meno. Chi mi fa più schifo è chi specula su questo per fare degli affari politici. Stanno creando una guerra tra poveri, ma non si può pensare che noi siamo nati in paradiso e se loro sono nati all’inferno la cosa non ci riguarda. Oltre al fatto che vengono dette cose non vere, siamo influenzati dai mezzi di comunicazione di massa che fanno una lettura non reale della situazione”.

 

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