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Marte, spunta il misterioso bagliore bianco: parte la ‘caccia’ all’Ufo

Marte, spunta il misterioso bagliore bianco: parte la ‘caccia’ all’Ufo

Marte, spunta il misterioso bagliore bianco: parte la ‘caccia’ all’Ufo. Si, perché a notare questa anomalia non è stata la NASA, bensì un gruppo di cacciatori di Ufo, che ogni settimana setacciano le foto scattate dai rover e messe a disposizione del pubblico.

Si tratta di un bagliore bianco comparso improvvisamente nel cielo di Marte. A raccogliere le immagini della sfera è stata la Navcam a bordo del rover Curiosity della NASA. Ma, purtroppo per i cacciatori di alieni, non si tratta di un presenza da altri pianeti in giro per lo Spazio.

Marte, spunta il misterioso bagliore bianco: parte la ‘caccia’ all’Ufo. Il fascio di luce, infatti, probabilmente si può spiegare scientificamente. A provocarlo potrebbe infatti essere stata l’ interazione dei raggi cosmici con le particelle in atmosfera. O, più semplicemente, un riflesso della luce solare che batte su una roccia particolarmente liscia.

Ma non solo, perché, come riporta il Daily Mail, sono tanti i motivi per cui va esclusa l’ ipotesi ufo, o extraterrestri. Innanzitutto, se si osserva la sequenza di immagini prima e dopo il bagliore, non appare alcun oggetto in transito, per cui, già da questo non si può parlare di mezzo alieno.

Marte, spunta il misterioso bagliore bianco: parte la ‘caccia’ all’Ufo. Un altro motivo che esclude tale ipotesi, è l’ abituale verificarsi di queste sfere bianche e bagliori su Marte. Quindi un evento che non ha nulla di eccezionale. Queste incongruenze sono state osservati da Curiosity almeno una volta a settimana dal 2014, lo ha spiegato Justin Make, uno scienziato della NASA.

Per questi motivi, stando a quanto si apprende l’ ipotesi più plausibile è soprattutto una. E cioè che questi bagliori siano il frutto del riflesso della luce del Sole su una roccia particolarmente liscia. Oppure l’ interazione dei raggi cosmici con l’ atmosfera di Marte, particolarmente rarefatta, quindi agevola la penetrazione più a fondo verso il suolo.

L’ ultima possibilità è legata ad un possibile difetto della strumentazione. È da tempo che questo bagliore improvviso appare nelle foto del rover. Potrebbe trattarsi di un riflesso interno alla lente cioè una imperfezione dello strumento a bordo. Una possibilità che però gli esperti preferiscono definire come meno credibile, ma non per questo da sottovalutare.

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