Come nasce una bistecca in 3D stampata in poco tempo e contenente solo le proteine della carne, senza però contenere la stessa carne
Come nasce una bistecca in 3D. Il bio ingegnere Giovanni Scionti, 32 anni, italiano ma da anni a Barcellona, due anni fa ha interrotto la carriera accademica da ricercatore per lanciare una startup, Novameat, che promette di portare sulle nostre tavole una bistecca stampata in 3D a partire da proteine vegetali (riso e piselli in particolare). A darne notizia è l’ edizione online del quotidiano ‘La Repubblica’
Il brevetto di Scionti è il risultato dei suoi studi scientifici sulla rigenerazione dei tessuti. Come si legge sulle pagine web del quotidiano, lo scopo di una carne senza carne è avere gli stessi sapori ma senza tutti gli effetti collaterali degli allevamenti intensivi (quello sul clima è il più importante ma non l’unico dice Scionti).
Novameat è già partita forte, siglando un primo round di finanziamento con un fondo, qualche settimana fa. Giovanni Scionti, tra l’ altro, ha fatto visita negli studi di Repubblica Tv per stampare una bistecchina (o meglio un carpaccio, viste le dimensioni) e cucinarla per la redazione del quotidiano.
Come nasce una bistecca in 3D: lo stampo e l’assaggio. Di seguito il video pubblicato da ‘La Repubblica’.
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