Coronavirus cambia il calciomercato e non solo. Il mondo del pallone completamente stravolto dall’emergenza sanitaria in corso
Coronavirus cambia il calciomercato: ecco cosa succede ai giocatori in scadenza e prestito. Secondo quanto riferisce ‘Il Corriere della Sera’, “da giorni, negli uffici della Fifa, circola un documento che sta per diventare ufficiale e che estenderà la durata dei contratti di coloro che rischiano di essere sospesi: giocatori in scadenza e giocatori in prestito, 130 in tutto solo in Italia, una parte consistente della nostra serie A.
[…] Cambieranno tante cose: le date, il mercato, i contratti anche se non basterà un semplice documento, tipo colpo di spugna, per mettere a posto le cose. Prolungando la serie A sino alla fine di luglio sarebbero necessarie deroghe per permettere di utilizzare i calciatori il cui futuro è da scrivere.
Con ricadute economiche tutte da verificare. In serie A sono 241 i rapporti contrattuali interessati: 54 di giocatori in scadenza, 83 di giocatori che i club hanno in prestito in rosa e 104 di quelli prestati compresi quelli finiti all’ estero. Impossibile attivare contrattazioni singole.
La lista dei calciatori con l’ accordo in scadenza a fine giugno comprende talenti che danno colore alla nostra serie A a cominciare da Ibrahimovic, che non ha ancora deciso se rimanere al Milan o tornare in Svezia e smettere di giocare. Di sicuro ha un mese e mezzo in più per pensarci.
Ma i campioni senza certezze sono tanti: Buffon e Chiellini (che però dovrebbero presto rinnovare) alla Juventus, Mertens e Callejon al Napoli. Ma anche gli interisti Young e Borja Valero, i laziali Lulic, Cataldi e Parolo, l’ atalantino Palomino.
Fino a Palacio, De Silvestri, Pazzini e Veloso. Anche sei panchine sono a termine: Nicola (Genoa), De Zerbi (Sassuolo), Di Biagio (Spal), Longo (Torino), Gotti (Udinese) e Juric (Verona). Situazioni diverse, alcune legate al rischio della retrocessione in serie B, ma stesso problema.
Più intricato il caso dei giocatori in prestito. Per molti c’ è in ballo il riscatto: Cagliari e Inter dovranno discutere di Nainggolan, ma i nerazzurri dovranno decidere che fare con Sensi (Sassuolo), Biraghi (Fiorentina) e Sanchez (Manchester United) e risolvere i casi Icardi con il Psg e Perisic con il Bayern Monaco. La Juve potrebbe riportare a casa Luca Pellegrini dal Cagliari e Romero dal Genoa. L’ Atalanta intende prendersi tutto Pasalic dal Chelsea, come la Roma punta a far suo Smalling dall’ United.
I giallorossi hanno poi Florenzi (Valencia) e Schick (Lipsia). Per tanti, il riscatto dipende dal verificarsi di determinate condizioni del contratto: numero di presenze o di gol o successi di squadra, ad esempio, che potrebbero non verificarsi se la stagione venisse interrotta o potrebbero concretizzarsi dopo il termine di fine giugno. Come Simeone, ceduto dalla Fiorentina al Cagliari.
C’ è un’ altra nutrita categoria costituita da chi ora è in prestito e dal 1° luglio è sicuro di rimanere in virtù dell’ obbligo di riscatto – Barella all’ Inter, Mancini, Veretout e Carles Perez alla Roma, Verdi al Torino, Rog al Cagliari, Inglese e Karamoh al Parma – o che in quella data diventerà di proprietà di un altro club.
È il caso di Kulusevski (prelevato a gennaio dalla Juve e lasciato al Parma), di Petagna (un futuro nel Napoli e un presente alla Spal), dei veronesi Rrahmani e Amrabat che l’ Hellas ha ceduto a Napoli e Fiorentina.
Sulla carta tutto è facile. In pratica molto più complicato: contratti, assicurazioni, stipendi da pagare e in alcuni casi da rinegoziare. Sarà difficile per gli allenatori sul campo, ma anche per i dirigenti fuori. Il rischio è di una finestra di mercato più breve o da far convivere con il calcio giocato”.
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