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Economia

Partite Iva, nuova fiscalità in arrivo: addio acconti e saldi, ecco come cambiano i pagamenti

Novità per le partite Iva: nuova fiscalità in arrivo

Partite Iva, nuova fiscalità in arrivo: addio acconti e saldi, ecco come cambiano i pagamenti. Novità per i contribuenti titolari di partite Iva, una nuova fiscalità è stata proposta e segnerà l’addio al sistema attuale, basato sui saldi e sugli acconti.

A presentare una proposta rivoluzionaria per risolvere il problema della selva oscura fiscale, è l’Agenzia delle entrate. Si tratta di un nuovo approccio che nel peggiore dei casi prevede un prelievo al mese. Mentre nel migliore, uno trimestrale in cui il fisco calcola e chiede e il contribuente autorizza.

A spiegare la proposta è Ernesto Maria Ruffini, direttore delle Entrate, ai microfoni de ‘Il Messaggero’. L’obiettivo è quello di semplificare le scadenze, in media una al mese, in cui si radunano tutti gli adempimenti in una sola rata. Oggi un’impresa soggetta all’Irpef, considerando solo Irap e Iva, e quindi senza eventuali Imu, Tari, bollo, concessioni, può arrivare ad avere decine di appuntamenti con il fisco ogni anno. Anche se non ci sono dipendenti.

Partite Iva, nuova fiscalità in arrivo: i dettagli

Secondo Ruffini, è molto meglio capovolgere la situazione: il fisco calcola le tasse, chiede al contribuente un ok al prelievo del dovuto, con compensazioni già fatte, e incassa. In alternativa, avanza la richiesta del riconoscimento di un credito per le successive scadenze. In questo modo gli appuntamenti con il fisco sarebbero al massimo uno al mese (se non ancora meno), i lavori per gli adempimenti dalla parte delle imprese si snellirebbero, e si avrebbe l’immediato effetto decongestionamento da scadenze fiscali, che tanto preoccupa in questi giorni.

A proposito dell’attuale sistema di acconti e saldi, il direttore delle Entrate, spiega che con il nuovo sistema “si cancellerebbe tutto il meccanismo attuale di acconti e saldi, nonché la ritenuta sui redditi di lavoro autonomo, evitando a monte il sorgere di crediti di imposta versata in più che il fisco dovrebbe poi rimborsare. Perché il ‘fisco di massa’ ha bisogno di automatismi: deve essere un fisco automatico, ma controllabile”. Secondo Ruffini, la nuova fiscalità per le partite Iva allieverebbe i problemi di liquidità che spesso affligge le aziende.

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