Arrivata nel pomeriggio la sentenza sull’omicidio di Sara Di Pietrantonio.
Vincenzo Paduano, guardia giurata di 28 anni, l’ex fidanzato di Sara Di Pietrantonio, la studentessa uccisa e data alle fiamme il 29 maggio dello scorso anno in via della Magliana a Roma, è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio della ragazza. La sentenza è arrivata nel pomeriggio.
La procura aveva chiesto l’ergastolo con obbligo di isolamento diurno.
Nessuna attenuante, insomma, per il vigilante che ha strangolato e dato alle fiamme Sara, l’ex fidanzata perché decisa a troncare la loro storia. Il gip Gaspare Sturzo ha inflitto al giovane che covava odio e si è trasformato in assassino il massimo della pena, nonostante la scelta del rito abbreviato dell’imputato.
Il giudice ha concesso la eliminazione dell’isolamento diurno, in forza del rito abbreviato. La spiegazione è arrivata dal pm Maria Gabriella Fazi. “Sono state accolte tutte le ragioni dell’accusa”, ha detto il magistrato. L’imputato è stato condannato anche a versare ai genitori ed ai parenti di Sara, sotto forma di provvisionale, 600mila euro. Il risarcimento danni sarà discusso in sede civile.
Un omicidio premeditato ha stabilito la sentenza, così come avevano ricostruito i pm Maria Gabriella Fazi e il procuratore aggiunto Maria Monteleone, che avevano chiesto la pena del carcere a vita. Sara non era stata seguita solo la notte del delitto. Vincenzo Paduano la pedinava da una settimana, sotto casa, all’università, quando usciva con Alessandro, il nuovo fidanzato, un universitario come lei. La tormentava, si insinuiva nel suo profilo facebook e WhatsApp, la minacciava. Paduano però non ha assistito alla lettura della sentenza: ha rinunciato all’ultimo momento. Nell’udienza precedente invece si era presentato in aula, sotto la scorta degli agenti, per scusarsi. Solo poche parole: «Scusa. Non mi aspetto nulla. Volevo solo chiedere scusa».
“Si tratta di una sentenza giusta e morale. Un primo gradino importante. Ho vissuto in apnea per circa un anno adesso una boccata d’aria fresca ma tornerò subito in apnea perché Sara non me la ridarà nessuno”. Così Concetta, la mamma di Sara Di Pietrantonio, commenta la condanna di Vincenzo Paduano. “Da parte di Paduano – ha aggiunto la signora Concetta – non c’è stato nessun pentimento e per questo sono contenta di questa sentenza. Lui non ci ha mai raccontato quello che ha fatto, è stato costretto ad ammettere quello che ha fatto di fronte alle prove”.
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