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USA, condannata per l’omicidio del suo orco: le star lanciano una bellissima iniziativa social per liberarla

USA, la storia di Cyntoia Brown finita all’ergastolo per aver ucciso il suo stupratore

Da 13 anni vive in un carcere del Tennesse, ma adesso la sua storia sta facendo il giro del mondo, spinta da una campagna social sposata da attrici e cantanti che, attraverso l’hashtag #FreeCyntoiaBrown, chiedono la sua liberazione.
Cyntoia Brown già a 16 anni aveva conosciuto il peggio della vita, nata dallo stupro di una donna alcolizzata che dopo la sua nascita era stata rinchiusa in carcere per droga, aveva trascorso i suoi primi anni tra famiglie affidatarie.
A 16 anni, nel 2004, conviveva con uno spacciatore violento che l’aveva totalmente soggiogata. L’uomo soprannominato “Cut Throat” una notte la costrinse a chiedere soldi per lui. Cyntoia accettò di fare sesso con Johnny Allen, un agente immobiliare di Nashville che la portò nella sua casa: una volta lì l’uomo, dopo aver rimarcato di essere un ex tiratore scelto dell’esercito, le mostrò la sua collezione di armi, la portò in camera da letto e abusò di lei. Durante la notte Cyntoia vene assalta dal panico quando vide la mano di Allen muoversi nel letto: certa che stesse cercando un’arma, prese la calibro 40 che “Cut Throat” le aveva dato per difendersi e sparò, uccidendolo.
La ragazza venne arrestata e condannata all’ergastolo con la possibilità di essere ammessa alla libertà vigilata solo a 67 anni.
Da allora la storia di Cyntoia è finita nel dimenticatoio, fino al 2011 quando un documentario, poi ritrasmesso in questi giorni su un canale di Nashville, raccontò tutta la sua vicenda per porre l’attenzione su come gli Stati Uniti si occupino dei giovani delinquenti. Il suo caso ha portato al cambiamento della legge in Tennessee, dove è stato stabilito che l’imputazione di prostituzione possa essere formulata solo per ragazze maggiorenni. Le altre vanno considerate come vittime. Se la condanna fosse arrivata oggi, Cyntoia sarebbe stata considerata vittima di traffico sessuale.
Ora le maggiori star americane stanno facendo appelli per la sua liberazione. «Il sistema ha fallito – ha twittato Kim Kardashian West – È straziante vedere che una ragazzina, vittima di traffico sessuale, quando ha il coraggio di ribellarsi deve finire in carcere per tutta la vita! Ho chiamato i miei avvocati per capire se si può riparare a quest’ingiustizia». Anche la cantante Rihanna ha lanciato il suo appello: «C’è qualcosa di orribilmente sbagliato se il sistema abilita questi stupratori e la vittima viene buttata in un carcere a vita!». E Cara Delevigne ha aggiunto: «Il sistema giudiziario è arretrato! Questa cosa è completamente folle».
E la mobilitazione non si ferma: oltre all’ondata di post sui social, la richiesta di grazia per Cyntoia ha già raggiunto 220mila firme su 250mila necessarie.

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