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Giro d’Italia 2018 e i finanziamenti di Israele: l’organizzazione fa dietrofront, polemica rientrata

Giro d’Italia 2018, Israele minaccia di togliere i finanziamenti, no alla dicitura “West Jerusalem”

Il Giro d’Italia 2018, prenderà il via il 4 maggio con una crono individuale di 10 km a Gerusalemme. In Israele si disputeranno anche la seconda e la terza tappa, poi la carovana del Giro si trasferirà in Sicilia e da lì il giro per le regioni italiani con gran finale a roma il 27 maggio.
Ma già è scoppiata la polemica, i ministri Miri Regev (Sport e cultura) e Yariv Levin (Turismo) del governo israeliano hanno tuonato che la dicitura “west Jerusalem” va eliminata, altrimento toglieranno il finanziamento alla corsa. “Gerusalemme è la capitale di Israele: non vi sono Est e Ovest”.
“Gerusalemme è una cittaà unita. Quelle pubblicazioni – aggiungono Regev e Levin, riferendosi alla definizione di “West Jerusalem” – sono una infrazione delle intese col governo israeliano. Se ciò non sarà cambiato, Israele non parteciperà all’evento”.
I ministeri istraeliani sono giunti alla conclusione che “si tratta di pressioni di elementi filo-palestinesi, che vorrebbero sottolineare che Gerusalemme est non fa parte di Israele”. “Il Giro in Israele potrebbe essere annullato”, titola il giornale filo governativo Israel ha-Yom, nel suo sito web.

L’organizzazione del Giro d’Italia 2018 ha pertanto eliminato la dicitura “west Jerusalem” , lasciando il più generico “Jerusalem”.

“In seguito alla nostra richiesta alla direzione del Giro d’Italia, ci felicitiamo della sua rapida decisione di rimuovere la definizione di ‘Gerusalemme ovest’ dalle sue pubblicazioni ufficiali”: lo affermano i ministri Miri Regev (sport e cultura) e Yariv Levin (turismo).

 

Foto: Gazzetta.it

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