Home » L’eredità di Stephen Hawking: “Ci sono altri universi individuabili”. “Avrebbe vinto il Nobel”
Copertina Natura World

L’eredità di Stephen Hawking: “Ci sono altri universi individuabili”. “Avrebbe vinto il Nobel”

L’eredità di Stephen Hawking:

A poco meno da una settimana dalla morte di Stephen Hawking, emerge una eredità ‘multi cosmica’. Si tratta di una ricerca consegnata una settimana prima della sua morte ma non ancora ufficialmente pubblicata. Lo studio è attualmente sotto esame da parte di una importante rivista scientifica, scritta insieme al collega Thomas Hertog, professore di fisica teorica dell’Università Ku Leuven (Belgio).

“A Smooth Exit from Eternal Inflation”, è il titolo dello studio in cui, secondo quanto riferisce ‘La Repubblica’, lo scienziato britannico espone con complicate formule matematiche la sua teoria del multi-universo, della fine dell’universo che conosciamo quando le stelle esauriranno la loro energia  e della possibilità da parte dell’uomo, attraverso sonde, di riuscire a individuare altri universi. Uno studio di tale portata che, per il coautore dello studio Hertog, “Hawking avrebbe vinto il premio Nobel”.

La teoria del multi-universo non è nuova: la fisica moderna esamina da tempo la possibilità che dopo il Big Bang si siano verificate altre infinite esplosioni in grado di dare vita a universi paralleli ma Hawking e il collega spiegano nel loro studio che questi sarebbero misurabili attraverso la radiazione cosmica di fondo (CMB, Cosmic Microwave Background), tale da permeare il nostro universo e considerata come una radiazione primordiale. Come fare per misurarla? Con una sonda spaziale. Ora è Hertog a parlarne, il collega che ha ricevuto il via libera alla futura pubblicazione da Stephen proprio a inizio marzo, due settimane prima della sua morte: “Il nostro obiettivo era quello di trasformare l’idea del multi-universo in un quadro che fosse accertabile scientificamente”.

Hertog in una intervista al Sunday Times ha inoltre sottolineato che Hawking “è stato spesso nominato per il Nobel e avrebbe dovuto vincerlo. Ora non potrà mai”. La teoria dei molteplici universi era già stata pensata nel 1983 da Hawking e James Hartle ma la nuova ricerca sostiene che ora questi universi sarebbero individuabili grazie un segnale rilevabile dallo spazio attraverso una serie di elaborate formule matematiche. Così come torna a sottolineare la possibilità che l’universo attuale si “spenga” quando si “spegneranno” le stelle.

La risposta sembra fornirla Hertog: “Questo era Stephen: spingersi audacemente dove Star Trek non osa”. Per Carlos Frenk, professore di cosmologia dell’Università di Durham, “è un concetto estremamente intrigante che potrebbe offrire una possibilità rivoluzionaria, ovvero quella di provare l’esistenza di altri universi” mentre Neil Turock, direttore del Permieter Institute del Canada, oltre che amico di Hawking, appare più scettico: “Continuo a non capire perché per Stephen questa era un’idea interessante”.

Loading...
Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com