Home » Francia, è guerra tra vegani e macellai: assalti degli ultrà nei negozi di carne
Cronaca World

Francia, è guerra tra vegani e macellai: assalti degli ultrà nei negozi di carne

Guerra tra vegani e macellai:

In Francia è in corso una vera e propria guerra tra estremisti vegani e animali contro macellai e negozi che vendono carne. Gli agguati di gruppi e associazioni aumentano. A raccontare la vicenda è la collega Francesca Pierantozzi per le pagine de ‘Il Messaggero’:

“I vitelli, i vitelloni, le manze e le scottone dell’Esquermoise oggi saranno sorvegliate a vista da una guardia giurata. A la guerre comme à la guerre: il fronte vegano ha annunciato una nuova manifestazione contro quello che definisce «zoocidio» e i macellati, stufi delle continue proteste, questa volta hanno deciso di rispondere con una controffensiva, piazzando guardie davanti ai loro negozi, alle loro macellerie, ma anche rosticcerie o alimentari particolarmente apprezzati magari per gli affettati.

LE REGIONI
Lille e la regione del Nord sono già state terreno di battaglia per gli ultrà animalisti. A giugno diversi negozi erano stati vandalizzati, vetrine rotte, sangue finto spruzzato sui muri. I negozianti avevano invano scritto al ministero dell’Interno chiedendo la protezione della polizia contro gli attacchi sconsiderati dei vegani. Questa volta hanno deciso di fare da soli. Il presidente della Confederazione francese della macelleria del nord della Francia, Laurent Rigaud ha chiesto a una società privata di farsi carico della protezione dei macellai.
Davanti alle vetrine dei negozi più esposti ci saranno guardie fisse per tutto il giorno – e anche la notte – mentre gli altri possibili «obiettivi» saranno regolarmente sorvegliati da ronde.

LE DICHIARAZIONI
«Abbiamo visto che una serie di piccoli gruppi si stavano organizzando sui social network per condurre delle azioni di protesa contro i nostri commerci alimentari ha dichiarato Rigaud E questa volta abbiamo deciso che non potevano restare a braccia conserte ad aspettare buoni buoni gli attacchi e non abbiamo nemmeno voluto rassegnarci a chiudere. Il nostro obiettivo è proteggere i nostri negozi e anche assicurare la nostra incolumità fisica. Ci rendiamo conto che è una misura anomala, ma è necessaria».

LA REPLICA
Esagerati, ha ribattuto il fronte animalista. «Assoldare delle guardie è del tutto superfluo» ha commentato Solveig Halloin, portavoce di Boucherie abolition (abolizione macelleria) uno dei collettivi che partecipano alla giornata di mobilitazione anti-carne. Per Halloin, l’iniziativa dei macellai è soltanto «un puro annuncio per vittimizzarsi», «una precauzione totalmente inutile», visto che la protesta sarà «un’azione totalmente pacifica di giustizia, per mostrare le vere vittime, che sono quelle in mostra nelle vetrine, decapitate, sventrate, sviscerate. Le vittime non sono certo i macellai». Ma Halloin, forse, dimentica le violenze delle manifestazioni passate, violenze messe in atto contro i negozi da parte dei fanatici vegani.
Il presidente nazionale della Confederazione macellai, François Guihard, si è detto perplesso di fronte alla controffensiva decisa dai colleghi settentrionali: «Bisogna evitare a tutti i costi di innescare una spirale di violenza».
A Parigi, per esempio, oggi si svolgerà il veggie pride, una marcia di orgoglio vegano, ma i macellai hanno deciso di restare tranquilli, con le bistecche in vetrina, e di non assoldare nessuna guardia.

IL RE DELLA CARNE
Romain Leboeuf, famoso macellaio di Parigi, ha invitato tutti a mantenere la calma: «I vegani sbagliano obiettivo: attaccano delle professioni il cui lavoro non ha niente in comune con le pratiche anti-animaliste degli industriali della carne. Io per esempio mi rifornisco direttamente in una fattoria nel centro della Francia, in cui gli animali sono nutriti con erba, allevati al pascolo e abbattuti nel pieno rispetto delle regole. Io rispetto chi non mangia carne, non penserei mai di insultarli o di distruggere i loro strumenti di lavoro. La violenza non ha mai risolto niente. Mi hanno dato del nazista, è insopportabile. A forza di alzare l’asticella, temo che i miei colleghi possano perdere il controllo».

IL CARCERE
A marzo, una militante vegana è stata condannata a sette mesi di carcere per «apologia di terrorismo». Dopo l’attacco terrorista in un supermercato di Trèbes che aveva fatto quattro vittime, aveva commentato su twitter la morte del macellaio : «E allora? Vi sciocca che un assassino si faccia ammazzare da un terrorista? A me no, ho zero compassione, alla fine c’è almeno un po’ di giustizia»”.

Loading...
Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com