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Marina Ripa Di Meana: “Quando Agnelli mi trovò a letto con due uomini..”

A quasi un anno dall’anniversario della morte di Marina Ripa Di Meana, il GiornaleOFF ripropone un’ intervista di gay.it

A quasi un anno dal primo anniversario della morte di Marina Ripa di Meana, il 5 gennaio 2018, il GiornaleOFF ripropone una memorabile intervista realizzata da gay.it. La sua vita è stata sempre all’insegna della trasgressione e della provocazione, è stata un personaggio della tv (conosciutissimo il suo impegno per la tutela del paesaggio, l’esaltazione del bello e della difesa degli animali) e una scrittrice. Fra i suoi libri ricordiamo il celeberrimo “I miei primi quarant’anni”, del 1984 e nel 2012 “Invecchierò ma con calma”, sui suoi settant’anni.

Marina ha parlato di tutto, soprattutto della sua vita intensa che si è creata da sola, “Non è stato difficile auto-crearsi, è stato naturale come il cacio sui maccheroni. Non avrei saputo fare altro. Tutto quel che è nato da un istinto naturale, è proseguito con una ferrea e seria disciplina. Sono da una vita concentrata sul mio circuito”.

E del denaro, guadagnato e speso in ogni modo, “Considero il denaro un elemento importantissimo, ma non perché ne sia assetata o schiava. I soldi sono importanti perché rappresentano il superfluo”. Tanto che era solita chiedere sempre lo sconto al termine di un acquisto, “Certo che lo chiedo sempre. Pensa che l’altro giorno mi hanno telefonato da Venezia, dicendo che dei signori avevano chiesto lo sconto su un paio di Hogan spacciandosi per miei parenti”.

 

 

La Ripa di Meana aveva una collezione d’arte composta solo da opere avute in dono dagli artisti, di cui è stata grande amica: pare che lei non ne abbia acquistato nemmeno una, “No, dài: qualcosina l’ho anche acquistata. In effetti, quello che ho avuto l’ho ricevuto dagli amici artisti e molto di più – purtroppo – l’ho anche venduto. Per esempio: in un momento in cui avevo bisogno di denaro, ho venduto un Fontana a 13 tagli; un pezzo bello e unico che – durante la permanenza a casa mia – destò la curiosità e l’interesse di molta gente. Oggi varrebbe oltre un milione di euro. Non sono mai stata ricca, povera semmai”.

La marchesa ha avuto una vita intensa, donna bellissima, ha svelato di esser stata con un uomo per soldi, “Una volta, per cinque milioni di lire. Mi sono dovuta prostituire per procurare la droga a Franco Angeli, il mio compagno dell’epoca. Ho vissuto bene perché sono sempre andata incontro alle mie necessità, alle mie debolezze e ai miei desideri”.

Nei suoi primissimi libri a sfondo autobiografico, lascia abbondantemente intendere senza far nomi. Giovanni Agnelli, per esempio, “Arrivò a casa mia sull’Appia Antica, si affacciò alla porta della mia camera da letto e trovandomi a letto con Eliseo Mattiacci e Gino De Dominicis disse: «Siamo già in troppi», e se ne andò via”.

Oltre alla moda, una sua grandissima passione sono stati gli animali. Ha partecipato anche alle proteste animaliste: dal balcone di Palazzo Farnese contro Jaques Chirac, ai manifesti di nudo integrale, “Tutto è nato dalla fantasia e dalla creatività di una persona che non si è mai tirata indietro. Quella del nudo fu studiata da una grande agenzia che mi propose una serie di possibilità. Scelsi, tranquilla e impavida, la più vincente. Mio padre diceva sempre: «Marina non è coraggiosa, ma incosciente». Sposo la causa, senza chiedermi gli effetti. L’istinto non tradisce mai”.

Altri amici di cui parla sono Marta Mazotto, Renato Guttuso e Franco Angeli, “Siamo stati molto amici e ci siamo molto frequentati. Guttuso ogni mattina andava a casa di amici per poter amoreggiare telefonicamente con Marta senza essere spiato da sua moglie Mimise. Un giorno, giungendo nello studio di Franco, lo trovò intossicato dall’eroina. Lo portò in ospedale e gli salvò la vita. Quella era una Roma irripetibile, piena di menti illuminate come quelle di Pierpaolo Pasolini, Tano Festa, Mario Schifano, Alberto Moravia.  Una Roma diversa da quella che passa oggi il convento”.

Marina alla fine non si rivela stronza come vuol far intendere in televisione, “Sono stronzissima con gli stronzi, ma anche un essere normale con le persone corrette e sensibili. In televisione si tende a tagliar corto, e siccome mai indoro la pillola mi lascio andare a riflessioni taglienti”.

 

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