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Chef Rubio: “Salvini? Non mi sembra molto sveglio, anche Lombroso avrebbe avuto dubbi su come catalogarlo”

Chef Rubio in un’intervista a Circo Massimo su Radio Capital 

Chef Rubio, di ritorno da un viaggio in Giappone, è intervenuto ai microfoni di Circo Massimo su Radio Capital parlando del suo lavoro e commentando la situazione politica attuale con i suoi toni sempre schietti e diretti. “Ero andato a Fiumicino a fare un reclamo, mi avevano trattenuto lo zaino da viaggiatore a Pechino perché c’era una batteria al litio. Ho visto un carrello con 15 valigione e c’era Dibba che si lamentava con la mamma. Anche lui ha fatto un viaggio zaino in spalla…”, dice ironico. 

I progetti per Di Battista, secondo Rubio (al secolo, Gabriele Rubini), sono chiari: “Il suo viaggio è stata una mossa intelligente per togliersi dagli impicci e poi tornare per fare il salvatore”, dice, “Per me prenderà il posto di Di Maio, e instaurerà con Salvini un patto di alleanza filofascista. Prenderà il posto di Di Maio, ma lo posso prendere pure io, non è che ci vuole ‘sta scienza. Come giudico il governo? Sono buffi, se non fosse che poi dopo ci andiamo di mezzo noi. Sono persone impreparate che ora non fanno altro che fare brutte figure, dalle interviste ai talk show. Ho visto Toninelli a Carta Bianca, era imbarazzante, invece di rispondere dava risposte come ‘e allora il PD’.”

Chef Rubio battibecca spesso con Salvini sui social. E anche nella trasmissione di Massimo Giannini e Jean Paul Bellotto non si risparmia: “Parla di 5 milioni di italiani poveri? Ma che sono queste frasi? Bisogna andare oltre il messaggio volutamente propagandistico, bisogna andare sul contenuto di una persona che non è in grado neanche di badare a sé stesso o alla sua famiglia. Quante famiglie ha alle spalle? Due, tre? È un disastro nelle relazioni, è un disastro nei contenuti, ha una fisiognomica che anche Lombroso avrebbe avuto dubbi su come catalogarlo, perché comunque non mi sembra molto sveglio… Quando vedo ‘ste persone, rimpiango Craxi e Andreotti: almeno tu sapevi che quello era il male, che quell’altro era un furbo…”.

 

 

Claudio Baglioni è stato sommerso dalle polemiche per aver detto che il popolo italiano è incattivito: “Ringrazio Baglioni per il suo messaggio positivo e propositivo. Esporsi non è da tutti”, commenta Rubio, “In Italia vedo solidarietà e tante belle cose ma anche tanta cattiveria”. Nella solidarietà è attivo in prima persona: la sua ultima iniziativa, lanciata con la catena di supermercati Todis, è la “Spesa per tutti, un progetto che partirà a breve. A partire dal 26 e 27 gennaio, ogni fine settimana per tutto l’anno, presso diversi punti Todis chi non è in grado di fare la spesa potrà riceverla, grazie anche alla collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio, con la spesa fatta da altri. Una sorta di pasto sospeso”.

Da marzo partirà, sul NOVE, la terza stagione di “Camionisti in trattoria”, programma condotto da Rubio. Che di programmi di cucina come Masterchef dice: “Mi hanno rotto le scatole da prima che diventassi Chef Rubio per voi. Il problema non sono quelli che offrono quel tipo di programma, ma quelli che lo ricevono come qualcosa di interessante e costruttivo”. Che piatto sarebbero i nostri politici? “Salvini uno gnocco lesso”, dice lo chef, “Conte e Di Maio hanno una loro combriccola, sono in un’insalata mista. Zingaretti? A lui damoje ‘na coda alla vaccinara e vedemo che fa”.

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