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Paola Ferrari: “Diletta Leotta? Senza quei ritocchi…Litigai con Sinisa Mihajlovic che aveva criticato Melissa Satta”

Paola Ferrari in un’interista al settimanale Oggi

Paola Ferrari, giornalista sportiva, ha rilasciato una lunga intervista al settimanale Oggi per parlare delle donne nel calcio ed inizia proprio dalle polemiche su Collovati e Costacurta delle ultime settimane, “Il primo ha detto che quando sente parlare una donna di tattica gli si rivolta lo stomaco. Il secondo che se fosse stata sua moglie, avrebbe cacciato Wanda Nara di casa, ma ce ne sono mille altri. Un paio di anni fa litigai con Sinisa Mihajlovic che aveva criticato Melissa Satta che si era permessa di difendere il suo compagno, il calciatore Kevin Prince Boateng. Il calcio resta un ambiente un po’ maschilista ma piano piano cambierà la mentalità. Non mi interessa fare le barricate per una frase, disperarmi per una battuta infelice. Io difendo un principio di uguaglianza. Le donne possono capire il calcio esattamente come gli uomini. Ci mancherebbe.”

Paola Ferrari commenta ancora l’ambiente calcistico un pò maschilista, la cui prova sono “Le polemiche che suscita Wanda Nara. Non è certo un personaggio comodo, ma paga caro il fatto di essere una donna vistosa a cui piace apparire o che sia bella ma non scema. Paga soprattutto che voglia trattare al meglio gli interessi del marito. Di sicuro se al suo posto ci fosse Mino Raiola di mugugni ce ne sarebbero molti di meno. Sa qual è l’aspetto più stucchevole? L’opinione che Wanda Nara sia una vipera che pilota il suo uomo. Un buon modo per dare della manipolatrice a lei e indirettamente del tonto a lui. È ovvio che quei due sono una la spalla dell’altro, e decidono insieme la strategia, come il gatto e la volpe. Gli uomini del mondo del calcio devono affrontare una semplice realtà: le donne quando parlano di affari cercano di portare a casa i soldi, esattamente come loro”.

Ma a quanto pare il vento sta cambiando, “E io ne sono felice. Il movimento metoo ha il pregio di averci fatto discutere sul problema delle molestie, e non sol nel mondo dello spettacolo. Quanto sia stato utile nella pratica lo capiremo tra qualche anno, ma valeva la pena mettere la questione sotto la luce dei riflettori”. Sempre in tema di molestie, prosegue, “Parecchie volte. E mi è anche capitato di continuare a lavorare con i protagonisti di questi approcci, che poi fanno finta di nulla. Spesso si tratta semplicemente di persone che cercano di forzare la situazione esercitando il loro potere in modo improprio. Di solito i protagonisti sono maschi, ma le avance più antipatiche non me le fece una donna, il nome però non lo farò mai”.

E sul futuro di Mauro Icardi, la giornalista Rai commenta, “Lei ha fatto delle scelte di vita molto border line, ma adesso fa il procuratore, e si deve imparare a vederla nel suo nuovo ruolo. Certo, a lei piace essere al centro dell’attenzione, mostrare una fisicità provocante ma questo non le basta, vuole trattare da pari a pari sui contratti, essere presa sul serio, e questo non viene mai accettato. Credo sia una donna coraggiosa. E sono sicura che quando andrà a parlare del rinnovo del contratto, Beppe Marotta, che è intelligente, penserà a quanto è importante Mauro Icardi e a quanto è disposto a pagare, e non al profilo Instagram di Wanda Nara”. Ed a proposito dell’ex coppia Wanda-Maxi Lopez: le donne vengono criticate più degli uomini? “Dipende. Guardi Ilaria D’Amico: ha rotto la famiglia di Gigi Buffon, che aveva anche dei figli piccoli, e nessuna critica l’ha sfiorata”.

Sulle giornaliste attraenti, Paola Ferrari chiarisce, “Le dico subito che non ho niente da dire su Diletta Leotta. È una bellissima ragazza, ed è anche molto brava. Probabilmente più brava di me quando avevo la sua età. Io però ho sempre pensato che bisogna imparare ad accettarsi e quindi trovo diseducativo che una ragazza decida di rifarsi il seno e il alto B (Diletta Leotta ha sempre smentito di essere ricorsa alla chirurgia estetica, ndr). Lo dico come una sorella maggiore e lo ripeto, è molto brava e ha tanta personalità. Forse senza quei ritocchi ci avrebbe messo più tempo per arrivare al successo, chissà…”.

 

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