Andrea Piazzolla verso il processo per aver abusato dei beni della Lollobrigida
Il pm Eleonora Fini della Procura di Roma ha chiuso l’ inchiesta per il reato di circonvenzione di incapace ai danni di Gina Lollobrigida, da parte dell’ex assistente Andrea Piazzolla. L’uomo, come riporta Il Corriere della Sera, ha sfruttato per anni ‘lo stato di vulnerabilità’ di Gina Lollobrigida per allontanarla dai parenti e per prosciugarle il patrimonio attraverso bonifici a cinque zeri sui conti correnti dei genitori o l’ acquisto di auto di grossa cilindrata nel periodo tra il 2013 e il 2018.
Piazzalla, 32 anni, si sarebbe fatto nominare amministratore della «Vissi d’ Arte», società che ha gestito i beni della Lollobrigida, per poter avere campo libero. Nel luglio 2015, infatti, l’ex assistente avrebbe venduto tre appartamenti vicino a piazza di Spagna, per la cifra complessiva di 2 milioni e 100 mila euro, avrebbe acquistato macchine di lusso per 810 mila euro, nonchè spostato denaro sul suo conto personale o su quello dei genitori.
La Lollobrigida, che a luglio compirà 92 anni, secondo la perizia svolta nell’incidente probatorio soffre di un ‘indebolimento della corretta percezione della realtà tale da configurare una condizione di deficienza psichica e di menomazione del potere di critica’. Di fatto, per quel che riguarda il patrimonio immobiliare dell’attrice, è stato nominato un amministratore di sostegno. Mentre nella vita ordinaria Gina Lollobrigida è stata giudicata capacissima di intendere e di volere. Non a caso è potuta tranquillamente andare a Los Angeles il mese scorso per girare il primo ciak del film dedicato alla sua vita: ‘The Last Diva’, l’ ultima diva.
L’attrice ha però presentato ricorso contro la decisione di affiancarle un amministratore di sostegno, dichiarando di aver fatto già testamento ed aver creato un trust nel quale ha spostato le sue proprietà.
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