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Spettacolo

Beppe Fiorello compie 50 anni e anticipa il prossimo film: “Sarò un infiltrato nei Narcos, abbandonato dallo Stato”

Beppe Fiorello anticipa la fiction ‘Gli Orologi del Diavolo’

Beppe Fiorello il 12 marzo compie 50 anni e festeggia i primi venti anni di carriera. Interprete di film e fiction prestigiose, l’attore nato a Catania nel 1969, è stato spesso preso in giro bonariamente dal fratello Rosario per aver scelto sempre il ruolo del ‘buono’. 

Reduce dal successo de ‘l mondo sulle spalle’, andato in onda il 19 febbraio scorso su Rai1, ha spiegato durante la presentazione del tv movie il suo criterio nella scelta del ruolo da interpretare, “Dietro ogni uomo si nasconde una storia che vale la pena raccontare. Ho interpretato nel corso della mia carriera tantissimi personaggi, eroi e persone comuni, ma anche commedie, mettendoci sempre il sentimento. La sfida è mettermi in gioco per non deludere e non tradire le aspettative del personaggio reale o della famiglia. Scelgo sempre con senso di responsabilità. Un attore rischia, un percorso narrativo di questo genere ti espone anche ad attacchi politici di vario genere. Lo metto in conto, mi assumo dei rischi”.

A maggio Fiorello tornerà sul set per girare col regista Alessandro Angelini ‘Gli Orologi del Diavolo’. “E’ la prima lunga serie della mia vita – racconta Beppe come riportato dall’Ansa- una bomba, è in fase di scrittura, una coproduzione Italia-Spagna, di grande impatto emotivo e adrenalinico. Io interpreto Gianfranco Franciosi, infiltrato quasi per caso nei Narcos per quattro anni, abbandonato dallo Stato, come ha raccontato lui nel libro omonimo scritto con Federico Ruffo”.

In stand by, c’è anche la fiction dedicata al ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano, che è stata bloccata. “La fiction deve rispettare i termini legali, è una situazione particolare: Lucano non è condannato né libero. Non mi sono sentito isolato quando è scoppiato il caso, semmai impegnato in una battaglia in cui avrei avuto piacere che ci fosse più partecipazione”.

Il debutto artistico di Beppe Fiorello è del 1998, quando viene scelto per ‘L’ultimo capodanno’ di Marco Risi. Poco dopo arriva il battesimo in tv, in ‘Ultimo’, al fianco di Raoul Bova. L’attore ha raccontato che suo padre ha cresciuto lui e i fratelli cantandogli le canzoni di Modugno. E nella serie, che è stata un boom di ascolti, la somiglianza era impressionante. Anni fa, intervistato dall’Ansa, alla domanda se ricordasse il suo primo provino, rispose: ”Francamente non lo so, ma posso dire che probabilmente il primo è stato nel bagno di casa quando davanti allo specchio imitavo, come tutti i ragazzini della mia generazione, Robert De Niro in Taxi Driver. Poi uscivo dal bagno e trovavo mia madre che mi guardava: ma vai a studiare, Beppe…. Ecco devo dire che ho colmato le mie lacune studiando, studiando, studiando”.

 

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