Made in Sud, I ditelo Voi rispondono a Ciruzzi in una intervista rilasciata in esclusiva a BreveNews.Com:
Serata all’insegna della comicità al Magic Vision, il cinema e teatro di viale dei tigli a Casalnuovo di Napoli. Abbiamo incontrato Francesco De Fraia, Domenico Manfredi e Raffaele Ferrante, meglio noti come “I Ditelo Voi”. Il trio comico di “Made in Sud” è a teatro con “Il segreto della Violaciocca”, una divertentissima commedia con al centro un segreto molto particolare e tutto da scoprire. I tre comici napoletani hanno rilasciato una intervista esclusiva ai nostri microfoni.
Pienoni nei teatri e grande successo in tv. Ieri con Telegaribaldi, oggi con Made in Sud, passando per Telenapoli. Sono 24 anni che insieme collezionate successi. Qual è la ricetta per restare uniti e arrivare lontano?
“Il segreto è avere un intento comune, lavorare insieme e avere voglia di sorprendere il pubblico. Il nostro lavoro è costantemente proiettato affinché questo avvenga. Poi naturalmente come tutti i matrimoni ci sono alti e bassi, i litigi. Insomma, è un vero e proprio matrimonio, compresa la parte sessuale (ridono ndr). No, scherzi a parte, abbiamo tutti e tre gli stessi intenti e alla fine tutto passa. Come avviene in una coppia che si vuole bene”.
Il Segreto (del segreto) della Violaciocca è nello stesso tempo assurdo, comico e surreale. Così come i personaggi del condominio. Sembra una metafora di Napoli, era il vostro intento?
“Non solo questo, c’è sempre un pezzo di Napoli in tutto ciò che facciamo. Essendo napoletani cresciuti con questi principi, li portiamo sul palcoscenico. Se poi questi principi vengono rispecchiati nella realtà partenopea a noi non può fare che piacere. Ci definiamo “surreal popolare” nelle cose che proponiamo. La base surreale ce la mettiamo sempre. Poi il popolare…beh, siamo parte del popolo, quindi vien da se, viste le nostre radici. Per quanto riguarda il segreto della Violaciocca, ci ispiriamo un po’ ai vari stili americani. Per cui ne è uscita fuori questa black comedy stile Usa. Anche se gli americani stessi hanno copiato dal giallo nappletano, che è nato prima della black comedy”.
A proposito di Telegaribaldi e Avanzi Popolo, pensate si possa ripetere una realtà del genere in futuro?
“No, perché è cambiata proprio la diffusione, oltre che la fruizione. Nel senso che il digitale terreste e il satellite hanno portato ad un calo di spettatori. Infatti le tv private parlano solo di calcio. Possiamo però dire che Made in Sud è un po’ l’evoluzione delle trasmissioni che hai citato. Basti pensare a Biagio Izzo, Antonio e Michele, oltre che noi. Se guardiamo il cast di Made in Sud siamo in tanti che proveniamo da quelle trasmissioni”.
Attualmente Made in Sud è l’unico vero spettacolo comico televisivo italiano e dura da diverse edizioni. Possiamo dire che la comicità napoletana in questo momento dominano la scena Nazionale?
“In questo momento si. È da Napoli che partono le cose di qualità. Del resto siamo un popolo molto creativo. Mancano solo più opportunità”.
L’avvocato Ciruzzi ha detto: “Made in Sud è una trasmissione che sposa i più beceri cliché sul Meridione e li legittima. Inoltre incoraggia luoghi comuni e razzismo”. Qual è il pensiero dei Ditelo Voi in merito a questo pensiero.
“Spesso la gente apre la bocca solo per darle fiato. Poi sono intellettuali e fanno il loro mestiere. Altrimenti perché studiare tanto? E comunque ci sono altri intellettuali che la pensano diversamente da Ciruzzi, quindi è solo la sua opinione. E francamente sembra un po’ ‘un vorrei ma non posso’. Inoltre, ultimamente ci scandalizziamo troppo per cose che in passato sono sempre passate inosservate. Se guardiamo ad esempio i film di Lino Banfi, quante volte abbiamo sentito il termine “ricchi**e”? Oggi una cosa del genere non puoi dirla, giustamente, in nessun modo. Questo per dire come sono cambiati i tempi. C’è anche un finto perbenismo dilagante che andrebbe combattuto, altro che Ciruzzi… Geroooozzz (in coro, e ridono ndr)”.
Biagio Izzo ha puntato un po’ il dito verso Gomorra che, a suo avviso, dà un’immagine sbagliata di Napoli. Voi con i Gomorroidi avete fatto un po’ da contraltare, trattando l’argomento Camorra con comicità. Qual è il vostro pensiero su questa polemica?
“Bisogna parlarne. Parlarne sempre per denunciare e non negare l’esistenza di queste cose. E poi comunque sono film o serie televisive. Negli Usa ne fanno a decine su certe tematiche. Ci scandalizziamo forse perché non siamo abituati a questo genere, ma una cosa è certa: gli angoli bui ci sono in tutte le città del mondo. Poi noi abbiamo questo tipo di problema, ma altrove ne hanno altri. E comunque, cinematograficamente parlando, Gomorra è fatta in grande stile americano. E ciò rappresenta un passo avanti per l’Italia da questo punto di vista. Tra l’altro ci piace ribadire che gli americani anche questo ci hanno copiato”.
Carmine Gallucci
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