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Spettacolo

Antonella Clerici: “Siate cittadini del mondo, non fate i pecoroni. La conoscenza è libertà”

Antonella Clerici al Festival delle Conoscenze di Novi Ligure

Antonella Clerici a Novi Ligure per il Festival delle Conoscenze, si è sottoposta alle domande degli studenti al Museo dei Campionissimi. Come riporta La Stampa, la conduttrice ha parlato delle sue origini in una cittadina di provincia, dei valori che trasmette e del fatto che da lì è partita e lì è tornata. “Sono andata a scuola a Legnano, ho frequentato il liceo scientifico. Anch’io provengo dalla provincia. Non credete alle raccomandazioni, mio papà possedeva un colorificio, mia mamma era casalinga. E quando ho cominciato, a Telelegnano – era il periodo delle tv e delle radio private – sembrava una roba strana e loro temevano per il mio futuro. Fare televisione allora era strano sembrava un percorso senza ritorno. Nel rutilante mondo dello spettacolo. Fuori di lì sono una sobria. Al contrario quando sono in televisione mi piace vestirmi di colori sgargianti e di pallettes”.

La Clerici, che si è mostrata molto disponibile al dialogo, ha dispensato un consiglio ai ragazzi. “Siate cittadini del mondo – ha detto alla platea di quasi mille studenti, soprattutto, delle scuole superiori cittadine presenti – E non siate snob nei confronti degli altri lavori, anche quelli che magari non corrispondono alle vostre aspettative. Cercate percorsi diversi…Non fate i pecoroni. Conoscenza è libertà. No alla violenza è libertà. L’ignoranza crea problematiche. Nell’ignoranza si può manipolare la persona”. Antonella ha poi proseguito, “Vi prego non fermatevi, fate lo stesso anche i lavori umili. I miei autori sono andati a Londra a fare i camerieri. Tutta quell’esperienza poi torna. Non prendete come riferimento le cose di moda. Esplorate cose nuove. Quando il lavoro coincide con la vostra passione, avete fatto bingo. Potete avere successo anche partendo da Novi Ligure”.

La conduttrice ha risposto anche a domande sulla televisione. Commentando il remake di Portobello, ha ammesso che è stato un errore. “Bisogna accettare anche i fallimenti. Anch’io ho attraversato degli insuccessi. Come il remake di Portobello. È stato un errore. Ho capito che era stata una trasmissione setacciata da tutti e ho capito che riproporla non ha funzionato. Occorre ammetterlo, l’errore. Ho fatto grandi successi, ma ho fatto pure dei flop. Come per Portobello. Magari non ero giusta io per quella trasmissione. E la gente faceva il paragone con l’originale di Tortora”. Sul destino della televisione italiana ha dichiarato. “La Tv generalista è poi quella che fa più ascolti. Sui numeri quest’ultima vince. Però X Factor si rivolge ad un target, che magari interessa di più, anche per la pubblicità. Lavori in questo settore? Servono montatori, per la post produzione, il dietro le quinte ma anche autori, io li cerco sempre. Non c’è tanta gente che sa scrivere un linguaggio parlato. Sceneggiatori….Anche creatori di nuovi format. Non c’è ricambio sui format nuovi. Bisogna cercare altre strade, magari più vicine a voi”.

 

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