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Televisione

Diletta Leotta: “Molti commenti sui social sono ridicoli. Non vedo motivi per cui arrabbiarmi”

Diletta Leotta alla vigilia ‘Diletta gol in campo’ in un’intervista a Vanity Fair

Diletta Leotta ha rilasciato un’intervista a Vanity Fair in cui racconta del suo prossimo impegno in tv. La conduttrice di DAZN sarà impegnata dal prossimo 6 aprile con il programma ‘Diletta gol in campo’. “Vogliamo raccontare ancora più da vicino le emozioni della volata finale della Serie A”, ha dichiarato la Leotta al magazine.

La passione di Diletta per il calcio ha radici lontane, come lei stessa racconta. “Da bambina, con mia sorella, mio fratello e mio padre, nella mia Catania…  Io e mia sorella avevamo i santini di Totti e Del Piero. Era il Mondiale del 2006 e loro erano i nostri eroi.    Ma il primo programma di calcio fu Sala Stampa, su Antenna Sicilia, a 17 anni. Mio padre mi lasciava fare tutto, a una condizione: che mi laureassi. Dopo il diploma mi disse: ‘Puoi decidere, Architettura, Medicina o Giurisprudenza’. In disegno ero negata, in medicina pure – e ancora oggi se vedo una pellicina svengo – così mi buttai sulla terza. In fondo venivo da una famiglia di avvocati”.

Gli inizi non sono stati facile, come la stessa conduttrice racconta. divisa tra lo studio ed il trasferimento a Roma per Sky. Ma poi lei, che si definisce un pò Nerd, si è data da fare. “Nello sport la donna sta emergendo prepotentemente, sia come sportiva che come conduttrice. Forse deve studiare di più degli uomini, ma chissene. Personalmente, credo che in Tv un uomo non sarà mai affascinante quanto una donna. Non parlo di bellezza fisica, di vestito o di manicure. Parlo di fascino, di potenza in video. Una donna forte, con una buona conduzione, riempie un programma molto più di un uomo”.

La Leotta, seguitissima sui social è spesso anche vittima di commenti sgradevoli, tanto che hanno definito la sua pagina Instagram ‘la cloaca massima del peggior cameratismo maschile’, ma lei tira dritto.Non capisco chi attribuisce tutta questa importanza ai social. Per me sono uno svago, un mezzo per vivere un momento di leggerezza. Al massimo comunico quello che ho mangiato a colazione, non affronto discussioni sui massimi sistemi. Instagram non va preso troppo seriamente e non è un parametro per capire il valore di una persona”. I commenti “Li leggo, e sono migliorati. Alcuni sono orrendi – io stessa ho bloccato alcuni follower – molti altri ridicoli. Non vedo motivi per cui incazzarmi o rovinarmi una giornata. Mi occupo di calcio, ho un pubblico in maggioranza maschile, trovo normale che facciano riferimenti di questo tipo e non vi darei troppa importanza. Insomma, take it easy”.

 

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