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“Com’è vivere in astinenza da s***o per 5 anni?”. La confessione di Christine Brooks

La confessione di Christine Brooks sull’ astinenza dal sesso:

L’ astinenza dal sesso per 5 anni, ma anche meno, porta conseguenze. Positive o negative che siano, vivere un lungo periodo senza avere rapporti intimi, ci segna. È quanto emerge da una “confessione fiume” pubblicata sull’ HuffPost USA. Christine Brooks, oggi 49enne, scrive: “Non ho fatto sesso per cinque anni. Non li avevo certo programmati, ma ecco cos’ho imparato”.

La donna racconta del suo periodo di astinenza forzata che l’ ha condotta a “riscoprire se stessa e la sua identità”. Tutto ha inizio quando Christine interrompe una lunga relazione che l’ aveva portata a fare da “matrigna e da nonna acquisita” a figlio e nipote del suo compagno, con cui conviveva.

A quel punto, Christine decide di dedicarsi a sé stessa e fare cose nuove. Inizia comprando dei pastelli con cui disegna, poi pianta dei fiori nel giardino, o ancora scrive un romanzo. Inoltre rispolvera una delle sue grandi passioni: il surf. Smette anche di preoccuparsi del suo aspetto fisico, di contare le calorie e di depilarsi.

“Smisi di depilarmi le gambe e di tenere il conto delle calorie, e decisi di farmi crescere la cresta in libertà. Dato che non avevo più un bimbo appeso al collo, potevo portare quel taglio senza temere di ritrovarmi con i capelli appiccicosi o aggrovigliati. In generale, smisi di pensare troppo agli outfit, alle scelte in fatto di cibo e di stile di vita, racconta. “Dopo qualche anno, stavo diventando proprio io la persona che mi rendeva felice”, le sue paroke riportate da TPI.

Il punto è, per Christine,”smettere di cercare un compagno con cui guardare Netflix sul divano”, “smettere di cercare un sorriso accondiscendente in un bar affollato”. Insomma, Christine smette di sforzarsi di piacere. Operazione in cui riesce brillantemente poiché, come racconta lei stessa, in cinque anni solo un uomo le chiede di uscire: “Era come se l’universo cospirasse per aiutarmi a ritrovare me stessa e imparare a essere ciò che ero”.

“Pur essendo sempre stata sessualmente attiva, trovarmi un fidanzato era l’ultima cosa che avevo in mente”, racconta. Ma ben presto, puntuali, arrivano le prime illazioni di amici e parenti: “È lesbica”, dicono. “Siamo preoccupati per te”, insistono, ma Christine non si lascia condizionare, perché non fare sesso e non cercare un uomo la sta in qualche modo aiutando a ritrovare la sua identità.

Lo “stacco” sopravviene durante un viaggio estivo a Dublino. Sorseggiando un caffè al tavolino soleggiato di un bar, Christine si rende conto che sono passati cinque anni dall’ultima volta che ha fatto sesso. Qualcosa scatta nella sua testa e la donna sente che è giunto il momento di porre fine alla sua astinenza.

Con la stessa disinvoltura con cui ha ordinato il secondo espresso, contatta un vecchio amico di cui era invaghita al liceo: “Ehy, sto tornando a casa… ti va di vederci?”, gli scrive. E lui, entusiasta, accetta. Così Christine fa effettivamente sesso con la sua vecchia fiamma (nel frattempo, si era depilata), anche se l’evento si rivela deludente: “Lui è venuto da me in una giornata calda, poco dopo il mio ritorno da Dublino”, racconta.

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