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Cruciani: “La Rai mi voleva poi è sparita, ho scoperto il motivo. Vorrei essere più trasgressivo. E sui vegani…”

Giuseppe Cruciani ha rilasciato una intervista ai microfoni di ‘Off’, l’inserto de ‘Il Giornale’:

Per Giuseppe Cruciani non c’è mai stato un momento in cui ha avuto paura che La Zanzara chiudesse per davvero, ma il conduttore nell’ intervista ai microfoni di ‘Off’, spiega: “Paura che chiudesse per davvero mai. Ci sono stati dei momenti di contrasto con l’ editore, il che è normale per una trasmissione di questo tipo, ma per il resto gli ascolti ci hanno sempre premiato e l’ editore di Radio 24 mi ha sempre lasciato molta libertà”.

Cruciani racconta di quando la Rai lo ha sedotto e poi abbandonato. “Qualche anno fa mi volevano in Rai per fare la radio e la televisione. Ci accordammo, arrivammo ai dettagli, ma al momento di chiudere sparirono nel nulla. Fu una grande fortuna per me. In quel contesto non sarei durato nemmeno una settimana. La cosa divertente che scoprii è che mi volevano i dirigenti della Rai, ma non i direttori delle radio, dove sarei dovuto finire. Cose di questo tipo possono succedere solo alla Rai”.

Il conduttore de ‘La Zanzara’ parla anche del suo programma radiofonico. “Sono molto ansioso, vivo nell’ansia costante della produzione quotidiana. Io vorrei fare una trasmissione molto più trasgressiva di così, ma ho dei freni che mi inibiscono. Lo stesso Parenzo rimane stupito quando a volte gli spiego cosa vorrei dire in trasmissione di nuovo, quali tabù vorrei abbattere”, spiega.

Alla domanda se ha paura di perdere quello che ha, Cruciani risponde: “Sì, ma è una paura che hanno tutti quella di perdere ciò che si è costruito. Diciamo che penso costantemente al momento in cui questo periodo finirà e come tutti cerco di limitare i danni che ne conseguiranno. Non riesco quindi a godermi il presente, perché vivo nella costante angoscia della produzione quotidiana di qualcosa che deve stupire e superarsi e farlo in maniera spontanea. Pensa alla nutria che mi sono mangiato in studio: quella non era una scenetta costruita per scioccare la gente, bensì la conclusione di un percorso di battaglia con i vegani che è emerso e si è sviluppato in maniera totalmente naturale”.

Infine, chiosa sulla battaglia con i “nazi-vegani”: “Quel capitolo è abbastanza chiuso, del resto da noi i vegani sono dei chiacchieroni. Invece in Francia sono molto più seri, difatti assaltano le macellerie per portare avanti le loro proteste e stanare coloro che reputano assassini. Quando sono venuti sotto Radio 24 ho pensato di aver fatto bene il mio lavoro, di aver toccato un nervo scoperto e di aver messo in discussione e movimentato un gruppo di persone. È stato un bel momento di confronto”, conclude.

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