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Televisione

Milly Carlucci in tv con ‘Il sogno del Podio’: “Oggi ho un po’ più di sicurezza o forse di incoscienza e di follia”

Milly Carlucci in un’intervista a TvBlog racconta ‘ Il sogno del podio ’

Da appena una settimana è terminato Ballando con le Stelle e Milly Carlucci da stasera sarà in tv con ‘Il sogno del Podio’. Un talent he racconta il sogno di venti giovani, tra i 18 e i 30 anni, direttori d’orchestra alla conquista del podio della London Symphony Orchestra, come la conduttrice spiega a TvBlog.

“Qualche anno fa non avrei avuto il coraggio di fare incursioni in ambienti diversi, oggi ho un po’ più di sicurezza… o forse di incoscienza e di follia”. Racconta la Carlucci che presenterà il nuovo talent da stasera alle 21.15 su Rai 5. ‘Il sogno del podio’, mostra le fasi finali del concorso biennale creato da Donatella Flick nel 1990 e patrocinato dal principe Carlo d’Inghilterra. Si svolge alla Guildhall School of Music & Drama e al Barbican Centre di Londra. Quattro le puntate previste, ognuna della durata di un’ora.

La conduttrice spiega il contenuto del nuovo talent show. “Offre un’opportunità di carriera, un’occasione di lavoro a ragazzi molto diversi tra loro. Alcuni vengono da famiglie ‘musicali’, altri da famiglie in cui nessuno ha mai fatto musica. Alcuni da famiglie medie, altri da famiglie umili, motivo per il quale hanno dovuto lottare per studiare, pagando il conservatorio attraverso lavori collaterali o borse di studio. Poi c’è la gara… peggio di Ballando con le stelle, per crudeltà di prove a sorpresa. Ai ragazzi è stato dato un repertorio da studiare durante l’estate, nove pezzi da opere di grandi compositori. Salgono sul palco senza sapere quale gli verrà chiesto, hanno 15 minuti per prendere in mano l’orchestra”.

La Carlucci spiega il perchè del posizionamento su Rai5. “Perché è assolutamente un prodotto tipico di un canale culturale come Rai 5. A prodotto finito e confezionato, però, in realtà, capisci che può andare in onda dappertutto; per questo io spererei che anche Rai3 o Rai1 lo vogliano trasmettere. Anche se non sei un fine conoscitore, da casa puoi dire se ti è piaciuto di più un direttore d’orchestra o un altro”.

Milly racconta anche il perchè abbia scelto di condurre il programma. “Per essere sempre al meglio delle possibilità al lavoro è molto importante contaminarsi con molti altri mondi. Non è vero che se vivi immersa nel mondo della televisione sei la migliore, perché finisci per essere autoreferenziale. Provo ad essere aperta a mondi che sono nelle mie corde, provo a portare il mio punto di vista, che è pop, in altri ambienti. Qualche anno fa, per esempio, feci un film in quattro puntate su e con Giorgio Albertazzi. Il pubblico ha bisogno di qualcosa che esca un po’ dalle righe, aprendo finestre su mondi diversi”.

 

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