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Bimbo autistico non riesce a stare fermo in volo: la commovente reazione di equipaggio e passeggeri

Bimbo autistico non riesce a stare fermo in volo: la reazione di equipaggio e passeggeri è stata davvero commovente

Un bimbo di 4 anni di nome Braysen, affetto da autismo, ha avuto una crisi emotiva in aereo, durante il rientro dalle vacanze. Il piccolo era sul volo della United Airlines da San Diego a Houston, ma prima di partire ha avuto qualche problema. Così l’ equipaggio a bordo lo ha aiutato a tranquillizzarsi, così come tutti i passeggeri.

A raccontare la storia è Lori Gabriel, la mamma del bambino, attraverso un post pubblicato su Facebook, dove ringrazia l’ equipaggio ed i passeggeri per la grande sensibilità dimostrata. «Braysen si era tolto la cintura di sicurezza poco prima del decollo, dicendo che voleva sedersi sul pavimento. Era impossibile trattenerlo: nè io nè suo padre Gabriel riuscivamo a tenerlo fermo. Quando siamo riusciti a rimetterlo a sedere, ha iniziato a scalciare, urlare e agitare le braccia», scrive la donna.

Un’ assistente di volo si è, quindi, avvicinata alla famiglia per comunicare che il volo non poteva decollare fino a quando Braysen non si fosse seduto. «Ci stiamo provando, ci dia un minuto, il piccolo è autistico», spiega la madre al personale. Ma pochi minuti dopo l’ assistente torna con altre due persone, offrendo aiuto alla madre.

«In primo luogo, hanno lasciato che Braysen si sedesse in grembo a noi per il decollo, poi quando la spia di sicurezza della cintura è spenta, il ragazzo ha iniziato a urlare nuovamente. Così l’equipaggio ha permesso al piccolo si sedersi sul pavimento, accanto a loro. Quando è agitato, le vibrazioni lo fanno sentire meglio», ha sottolineato papà Gabriel.

A un certo punto, il ragazzo ha inavvertitamente preso a calci un’ assistente di volo della United Airlines, che «ha detto che andava bene se lui le calciava i piedi». Braysen è stato spostato in prima classe, dove ha iniziato a calciare il posto di un uomo.

«Braysen sembrava felice lì, quindi non volevamo spostarlo. Così ho detto all’ uomo “mi dispiace”, e lui ha detto che non gli dispiaceva, si è presentato a Braysen e gli ha detto “puoi calciare la mia sedia, non c’ è problema”, ha concluso la mamma del piccolo.

«Sono solo sopraffatto da tutta questa gentilezza, mi fa venire voglia di piangere. Per la prima volta, le persone sono state molto comprensive e disponibili sull’autismo di Braysen. Non dobbiamo preoccuparci di quello che pensano gli altri perché ci sono persone che si prendono cura di loro, che capiscono. Mi dà molto speranza per il futuro», le parole di Gabriel, riportate da ‘Il Corriere della Sera’.

«Tutti in prima classe sono stati gentili con lui, chiedevano il suo nome, mostrandogli foto sui loro telefoni. Gli assistenti di volo continuavano a chiederci se avevamo bisogno di qualcosa, assicurandosi che tutti si prendessero cura di lui», ha rivelato il padre.

Poco prima di atterrare, un’ assistente ha abbracciato Braysen e gli ha consegnato un bigliettino: «Tu e la tua famiglia siete amati e sostenuti. Non lasciare mai che nessuno ti faccia sentire come se fossi un pese, ma solo una benedizione. Dio benedica la tua pazienza, il tuo amore, il tuo sostegno e la tua forza», si legge nel messaggio pubblicato da Lori.

La United Airlines ha twittato in risposta: «Siamo felici che il nostro equipaggio sia stato in grado di rendere il volo di Braysen e della sua famiglia un’esperienza piacevole. Siamo felicissimi di vedere che a bordo abbiamo passeggeri così affettuosi e solidali. Non vediamo l’ ora di rivedere presto Braysen!».

 

 

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