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Valeria Golino: “Per recitare smisi di farmi le canne. Lina Wertmuller mi urlava epiteti…”

Valeria Golino racconta aneddoti della sua carriera

Valeria Golino, presente alla mostra del Cine di Venezia con tre film, non in gara, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera in cui parla della sua carriera. L’attrice e regista italiana, da anni affermatasi anche negli USA, ha vinto due volte la Coppa Volpi ed è presente al concorso con ben tre pellicole. “Tre, non mi era mai capitato. Avendo scelto più meno coscientemente di non portare film sulle mie spalle, riesco a farne di più”.

Il primo film è di Costa-Gavras sul crac della Grecia. “Essendo mezza greca, l’ho vissuto sulla pelle della mia famiglia, che fa parte della borghesia. Il marito di mia madre è un avvocato che ha avuto meno della metà della pensione che gli spettava. Questo cambia la vita di una famiglia, e soprattutto delle persone anziane”. Nella seconda pellicola, 5 è il numero perfetto di Igort, interpreta la pupa del gangster, ex di Toni Servillo. Il terzo film è L’autismo di Gabriele Salvatores di cui racconta. “Tema che avevo già affrontato in America, con Dustin Hoffman e Tom Cruise in Rain Man. Sono una madre inadeguata che reagisce in modo sbagliato e non riesce a avere un rapporto col figlio autistico, se ne vergogna”.

La Golino racconta anche aneddoti della sua lunga carriera, relativi soprattutto agli esordi. “Tom Cruise era gentile, affettuoso, mi portava regali, senza malizia: ora un orologio, ora un quadro. Dustin Hoffman mi dava le vitamine, mi consigliava sui dottori. Insomma, il Carlo Verdone americano. Ricordo tanti provini, arrivavo spesso a film che hanno fatto epoca, daGhost a Pretty Woman. I ruoli li davano ad attrici americane. Barry Levinson sul set mi disse: devi imparare a essere disciplinata. Smisi di farmi le canne”.

L’attrice ha iniziato a recitare con Lina Wertmuller, di cui ricorda. “Avevo 16 anni, figurati cosa potevo essere. Era il mio primo film. Cagna, mi urlava. Le voglio un bene dell’anima. Meno male che l’ho incontrata, sennò avrei fatto la cardiologa”.

Valeria Golino ha terminato un alunga relazione con Riccardo Scamarcio e spiega perchè ad alcune attrici, le domande alla fine vertono sempre sulla sfera sentimentale. “Forse perché abbiamo avuto fidanzati famosi. Ora che sto con un avvocato me lo chiedono meno. Non ha 25 anni meno di me, come scrivono. Sono tanti, ma non 25. Mi fanno queste domande forse perché non mi sono mai sposata. Mi manca non essere madre, mentre non essermi sposata non è una tappa a cui ambivo. Ma chi lo sa, magari un giorno mi sposerò per allegria, come dice una commedia di Natalia Ginzburg”.

 

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