Bologna arriva il “tortellino dell’accoglienza”, addio alla carne di maiale come ripieno ma è polemica per l’iniziativa dell’arcivescovo Zuppi
Bologna arriva il “tortellino dell’accoglienza”, addio a mortadella, lombo e prosciutto come ripieno, in occasione della festa del patrono, San Petronio, saranno serviti tortellini senza carne di maiale. L’ idea è stata dell’ arcivescovo Matteo Maria Zuppi, prossimo a diventare cardinale, che propone la nuova ricetta del piatto tipico emiliano.
Solo carne di pollo, ricotta, parmigiano e uova come ripieno. Questo per venire incontro a tutte le sensibilità religiose “e a chi vuol stare leggero”. Sottolinea la presidente dell’ associazione Sfogline di Bologna e Provincia. Ma è polemica da parte dei “puristi” culinari, e non solo…
La ricetta originale della tradizione, depositata alla Camera di Commercio, all’ interno di una sfoglia all’ uovo tirata a mano prevede un ripieno stabilito da anni. Ovvero un misto di carne di maiale (lombo, prosciutto e mortadella), oltre a parmigiano reggiano, uova e noce moscata. Il tortellino dell’ integrazione, invece, prevede carne di pollo.
L’ iniziativa del “tortellino dell’accoglienza”, infatti, sembra difficile da digerire per i più affezionati alla tradizione culinaria bolognese. “Il tortellino? Se lo trucchi, lo uccidi. Servono i classici ingredienti, a partire dalla mortadella, se no è un’ altra cosa”, tuona monsignor Ernesto Vecchi ai microfoni de ‘Il Corriere della Sera’.
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