Giovanna Civitillo ed Amadeus raccontano tutti i preparativi per il prossimo Festival di Sanremo
Amadeus e la moglie, Giovanna Civitillo, hanno rilasciato un’ intervista esclusiva al settimanale Oggi in cui raccontano i preparativi del prossimo Festival di Sanremo. Confida Giovanna. “Gli dico di mangiare! È così preso, tra la preparazione del Festival e i Soliti ignoti, che si scorda pure di nutrirsi. Per il resto, gli consiglio di seguire il suo istinto”.
Giovanna racconta questi mesi intensi di preparazione al Festival, in cui Amadeus non sarà solo conduttore, ma anche direttore artistico. “Non ci dorme la notte. Sta sempre con le cuffiette, ascolta e riascolta le canzoni da selezionare. Per parlargli, io e José, nostro figlio, dobbiamo togliergli a forza gli auricolari! È travolto dalla musica. Poi magari alle 2 di notte mi chiede. ‘Giovanna, mi fai una camomilla?’”.
Amadeus dal canto suo racconta di Fiorello e del Dopo Festival. “Con Fiorello ci conosciamo da 35 anni, è un fratello. Trent’anni fa eravamo a Ibiza per Deejay Television, avevamo grandi sogni, ma eravamo sfigatelli, nessuno ci filava. E ci siamo detti. ‘Se un giorno uno di noi condurrà Sanremo, chiamerà anche l’altro’. Un po’ come due ragazzini che giocano in un campetto e sognano la Champions League. Io il Dopofestival volevo toglierlo, mi sembrava un po’ datato e volevo concentrare l’attenzione sul Festival. Poi però Fiorello, a fine agosto, mi ha detto. ‘Ma perché non fai il DopoFestival su RaiPlay?. E mi è sembrata una bella idea. Sarà qualcosa di diverso dai DopoFestival a cui siamo abituati, uno spettacolo quasi piratesco, andrà in onda da un posto segreto, dove non so nemmeno se sarò ammesso. Ho pensato subito a Nicola Savino perché è un amico e non solo. È un personaggio amato dai giovani, perché viene dalla radio, ma anche dal pubblico tradizionale”.
Amadeus racconta anche la selezione delle canzoni che sta preparando per offrire il meglio alla 70esima edizione del Festival. “Ho ricevuto 200 canzoni, ne devo scegliere 22, da annunciare il 6 gennaio… Devono rimanere ed essere al passo con i tempi. Non esiste più la canzone sanremese, che era un po’ un limite. Ci saranno canzoni melodiche, ma anche rap o trap… Mi sono arrivate più canzoni da uomini. Ma il numero non è importante, possono esserci anche meno donne, ma se poi sono fortissime…”.
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