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De Laurentiis: “Mertens può andare ovunque tranne che in Italia. Su Callejon Insigne e Ibrahimovic…”

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis parla a tutto tondo ai microfoni dei colleghi nel corso della cerimonia per i 120 anni del Milan

De Laurentiis: “Mertens può andare ovunque tranne che in Italia. Su Callejon Insigne e Ibrahimovic…”. Ospite dell’AC Milan in occasione della festa per i 120 anni del club rossonero, il patron azzurro ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sportitalia, dove parla del momento della sua squadra e di calciomercato.

De Laurentiis su Gattuso.
“Sintonia totale con Rino, grande lavoratore. Ha fatto bene al Milan. Un profilo giusto come lo era Carlo, persona straordinaria. Al Napoli sono sempre stato molto fortunato con gli allenatori. Adesso bisogna avere molta pazienza, nervi saldi e freddezza”.

Il messaggio ai tifosi.
“Lo dico soprattutto ai tifosi. Vogliono vincere a tutti i costi, ma il calcio è cambiato, è diventato complesso. Noi eravamo riconosciuti in tutta Europa col 4-3-3 Sarriano, e Gattuso ha fatto bene con questo modulo al Milan. Adesso occorre pazienza. C’è qualcuno che si ricorda quale era quel modulo lì e chi ora deve assimilarlo. C’è un lavoro che va fatto e va imparato. Gattuso è uno che in campo allena e ci sta. Mi auguro che i calciatori lo seguano e sappiano che devono seguirlo”.

Su Ancelotti.
“Ad Ancelotti posso solo augurare tutto il bene del mondo. Persona straordinaria e grande amico. Si aspettava di più dai calciatori? I conti li voglio fare alla fine. I bilanci si fanno a fine anno, è lì che riuscirò a capire cosa avremmo sbagliato e chi lo avrà fatto. Tireremo una linea definitiva”.

Questione Mertens.
“Interesse dell’Inter per Dries? Ha un contratto con cui puoi andare da tutte le parti tranne che in Italia. È chiaro così? Attaccante? La prima punta l’abbiamo nel falso nueve Mertens. Non abbiamo bisogno di altri attaccanti”.

L’interesse del Napoli per Ibrahimovic.
“Zlatan è persona straordinaria, con forte personalità. L’ho conosciuto in passato. Abbiamo pensato a Zlatan Ibrahimovic quando c’era Ancelotti, avrebbe ricoperto un certo tipo di ruolo. Ora prima di pensare a lui ho altre priorità: rimettere in sesto una squadra che deve giocare in un modo diverso con una linea molto alta e una difesa che non deve concedere quello che abbiamo concesso contro il Parma”.

Sul calciomercato.
“Dobbiamo pensare prima a cosa abbiamo in casa e poi a rinforzare il centrocampo. Quello che c’è di acquistabile lo vedremo, il mercato di gennaio è riparatore ma chi ha buoni calciatori se li tiene. Giuntoli è capace e il centro scouting è importante. Stiamo lavorando, peccato che tutto il lavoro, anche se noi siamo sempre operativi, fatto per Ancelotti va cancellato e dobbiamo ripartire con quello per Gattuso. Si è ricominciato da zero ma l’entusiasmo non manca. Senza entusiasmo non mi divertirei più e non farei più questo lavoro”.

Su Insigne.
“Non è facile, i calciatori sono uomini e sportivi. Non si riparte come un computer. Anche Insigne ha bisogno si allenarsi, ritrovarsi nella forza del calciatore straordinario che è. Noi giochiamo da squadra ed è la squadra che deve ritrovarsi. Solo così risaliremo la china in maniera rapida. Il Napoli è una compagine di grande attori con grande virtù: saper giocare a calcio”.

Su Callejon.
“Tutti possono restare o partire. Non servono domande stupide sulla sua partenza”.

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