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Spettacolo

Tom Hanks si racconta: “A casa mia una simulata ignoranza. Io calmo? Una cosa mi fa infuriare…”

Tom Hanks si racconta tra passato e presente ripercorrendo alcune tappe della sua vita in una intervista rilasciata ai microfoni di ‘Io Donna’

Tom Hanks si racconta: “A casa mia una simulata ignoranza. Io calmo? Una cosa mi fa infuriare…”. Il racconto dell’attore americano tra passato e presente ripercorrendo alcune tappe della sua vita in una intervista rilasciata ai microfoni di ‘Io Donna’. Ve ne proponiamo alcuni stralci.

Si dice che Rogers fosse un bambino arrabbiato, perché era cicciottello e lo prendevano in giro. Lei da piccolo com’era?
“Ho 63 anni, ricordo solo vagamente la mia infanzia. (ride) C’era molta confusione, spostamenti continui, ma non ero un bambino difficile. A scuola tutto filava dritto e, nell’unica classe in cui ebbi un brutto voto in chimica, riuscii a spuntarla perché l’insegnante, Mrs. Dunham, una che ti metteva una paura tremenda, mi aveva visto quando recitavo nella Dodicesima notte, e alla fine mi fece passare”.

In questo film si parla del rapporto tra padre e figli. Cosa le ha insegnato suo padre e cosa vorrebbe trasmettere ai suoi figli?
“Non è più rilevante parlare di mio padre, è passato troppo tempo. È più importante vedere cosa posso passare ai miei figli, perché sono ancora in tempo e posso fallire alla grande. Senta, l’unica cosa che mi pare chiara – e credo valga per ogni genitore – è ripetere fino allo sfinimento che li amiamo, saper chiedere scusa quando abbiamo sbagliato, e aiutarli”.

Erano così attenti anche i suoi genitori?
“Oh no, a casa nostra si viveva in un’atmosfera di simulata ignoranza. Non c’era nulla di cui parlare, e nessuno ti chiedeva mai come ti sentissi. Ti va di trasferirti in una nuova città per la settima volta in sette anni? Chi me lo ha mai chiesto!? Mio padre aveva vissuto durante la Depressione, la guerra e poi gli anni ’50… E allora: “Affronta la situazione, arrangiati!”. Oggi è tutto diverso, la cosa più importante è saper dire: mi scuso. La cosa più semplice, la più intelligente, è il messaggio che ci ha passato Mr. Rogers: Vi voglio bene!”.

Le capita mai di perdere le staffe?
“Eccome, ci sono delle cose che mi fanno andare su tutte le furie: se qualcuno, per esempio, approfitta della mia buona fede, la deve pagare. Scoprirà che in fondo non sono affatto un bravo ragazzo, perché se succede il castigo sarà inevitabile. Sì: so affrontare certe situazioni, se è necessario”.

Crede che un film-messaggio come questo avrà impatto sul pubblico?
“Non credo che un film possa cambiare l’opinione di uno spettatore; ci si può provare, ma dev’essere in grado di provocare una reazione fortemente emotiva, non certo intellettuale. Il mio lavoro, come attore, dovrebbe in parte riflettere la condizione umana, ma spetta ad altri valutare se poi succede veramente”.

Tom Hanks si racconta: “Abbiamo il governo che ci meritiamo e che abbiamo scelto”

Dopo tanti anni di interviste, qual è oggi il suo rapporto coi giornalisti?
“Cerco di pensare alla pressione che gente come lei deve subire ogni giorno per portare a casa uno stipendio decente per vivere. Non è certo un lavoro privo di stress. Scadenze impietose e poi… Come rendere interessante un pezzo di 500 parole su uno come me? Vede allora cosa faccio col giornalista? Sposto il soggetto e parlo di lei”. (ride)

Ma se insisto…
“Continuerò a essere tremendamente interessato a ciò che fa lei. (e ride) Credo comunque che il segreto sia dire il vero, ma non proprio ogni cosa. E non mentire. Se tu mi concedi qualcosa – evitando domande troppo scomode – io ti vengo incontro, e faccio altrettanto”.

Vogliamo parlare della situazione politica del Paese? Ci stiamo avvicinando a grandi passi alle elezioni presidenziali.
“Non ho molto da dire a questo proposito. Abbiamo il governo che ci meritiamo e che abbiamo scelto, no?”.

Mi sembra un po’ disilluso, o sbaglio?
“No, so esattamente per chi voterò, non sono uno manovrabile. Ma si ricorda cosa successe alle ultime elezioni? I candidati repubblicani in prima posizione erano Marco Rubio, Jeb Bush e Scott Walker, quindi aspettiamo prima di esprimere opinioni avventate”.

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