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Spettacolo

Tony Sperandeo: “Badalamenti? Mamma Impastato mi cacciò di casa. Ho aggiunto una battuta che ha cambiato tutto”

Tony Sperandeo sul ruolo di Badalamenti e non solo, l’intervento a “I Lunatici”

Tony Sperandeo: “Badalamenti? Mamma Impastato mi cacciò di casa. Ho aggiunto una battuta che ha cambiato tutto”. L’attore siciliano è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format “I Lunatici”, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta dal lunedi al venerdi dalla mezzanotte e trenta alle sei del mattino.

I giorni in quarantena. “Con questo Coronavirus ormai gli orari sono tutti sballati, si mangia di piu, si dorme male, ci si sveglia di notte. Almeno per me e cosi, ormai dormo a puntate, il sonno e una fiction. Sono preoccupatissimo per il nostro settore, noi siamo con le spalle al muro. Io poi ho un enfisema polmonare, in estate mi facevo diversi spettacoli, quest’anno me lo posso dimenticare”.

Gli inizi. “Io forse ci sono nato, attore. Il mio primo film l’ho fatto a 29 anni, ho iniziato tardi. Pero poi ho galoppato e dagli anni ’90 fino ad inizio 2000 ero nei migliori film prodotti in Italia”.

Sul ruolo del mafioso nei film. “Oggi faccio sessantasette anni, non sono vecchio, ma sono talmente scontato a fare il mafioso che adesso prendono altri che non sono bravi come me. Mi hanno inflazionato troppo nel ruolo del mafioso. Mi da fastidio, poi, che spesso noi siciliani siamo identificati a fare sempre i mafiosi. Noi siciliani dobbiamo interpretare i mafiosi. E’ una cosa che non condivido affatto. Io comunque quando ho fatto la Squadra ho interpretato un ruolo di un personaggio con gli attributi”.

Tony Sperandeo: “Badalamenti? La mamma di Impastato voleva cacciarmi di casa”

Sul film ‘I cento passi’, in cui interpreta il ruolo del boss Tano Badatalmenti. “Ho avuto qualche battibecco col regista, pero lui non ha sbagliato una virgola, ha fatto un capolavoro. Marco Tullio Giordana e un grande regista. Racconto un dietro le quinte: in fase di preparazione io e lui andammo a trovare la mamma di Impastato, a Cinisi. C’era anche il fratello Giovanni. Quando le dissi che io avrei interpretato Badalamenti, voleva cacciarmi di casa”.

Sulla popolarità. “Piu volte per strada mi e capitato di essere confuso con i personaggi che interpretavo. Molte volte mi chiedevano se ero veramente cattivo, se ero veramente mafioso, o se avessi la pistola. Comunque, tornando a Cinisi, quando ce ne andammo da casa di Impastato, per tornare a Palermo, ci fermarono due signori di Cinisi che mi dissero di fare buono lo zio Tano, testuali parole, perche secondo loro era un cristiano che meritava. Io me la sono fatta addosso”.

Ancora su quel ruolo: “L’ho fatto bene, cosi bene che ci ho vinto il David di Donatello. La battuta ‘si nuddu miscatu cu nnenti’ ce l’ho messa io. Io su quel monologo ho vinto il David. E forse anche per tutti i ruoli che ho fatto in Mary Per Sempre, Palermo Milano solo andata e La Piovra”.

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