Home » Morgan: “Disprezzo i miei colleghi, si salva solo uno. Il mio crollo è arrivato in un momento preciso”
Gossip

Morgan: “Disprezzo i miei colleghi, si salva solo uno. Il mio crollo è arrivato in un momento preciso”

Morgan e il disprezzo per i colleghi, il cantautore in una intervista a ‘Il Corriere della Sera’

Morgan: “Disprezzo i miei colleghi, si salva solo uno. Il mio crollo è arrivato in un momento preciso”. Il cantautore parla delle sue vicissitudini in una intervista rilasciata ai microfoni de ‘Il Corriere della Sera’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

Riassunto legale per chi si è perso le puntate?
«L’agenzie delle entrate blocca ogni guadagno per ripianare un debito, quindi non posso pagare gli alimenti per le mie figlie. Così la casa è stata pignorata e sono stato cacciato. Secondo me è incostituzionale: senza la mia abitazione-laboratorio non posso esercitare il diritto al lavoro».

[…] Lei si immagina anche un questionario in cui il richiedente si dovrebbe autodefinire: esordiente, in ascesa, sopravvalutato, sottovalutato. Che croce barra?
«Sottovalutato. Lo stile musicale italiano non è conforme alla mia modalità espressiva: sarei dovuto nascere in America o in Inghilterra. Oppure in un altro momento: nei primi del 900 come Puccini».

Non le piace la musica italiana di adesso?
«È piatta, non c’è ricerca armonica, ha paura, è prostrata al gusto della gente».

Valore artistico a parte, i colleghi le sono stati vicini?
«Li chiamavo e sembrava avessero paura che gli chiedessi soldi. Non volevo quelli, volevo le loro opinioni, creare dibattito. Li disprezzo. Pensano solo al conto corrente, non hanno senso civico. Lo si capisce anche dai testi delle canzoni dei miei coetanei: non vorremo paragonarli a Vecchioni e Guccini, vero?»

Non salva nessuno?
«Vittorio Sgarbi, il Club Tenco, Pupi Avati, il senatore Pittoni, Sergio Staino… Nella musica Tiziano Ferro che è stato sensibile nonostante in passato avessi detto cose acide sul suo conto e, dal mondo underground, Lodo Guenzi, Angelica… e anche Bugo».

Pace fatta dopo Sanremo?
«Mi ha strumentalizzato. Mi ha fatto cantare mentre ero sotto sfratto… voleva solo il mio nome e la mia voce».

Perché «casa gialla»?
«Era come la chiamava Anna Lou, mia figlia che ho cresciuto lì nei primi 4 anni di vita. Pensate alla crudeltà di Asia.. Ora è tutto in un deposito, senza ordine».

Come sarà la prossima «casa gialla»?
«Ora vivo in corso Garibaldi a Milano in una torre… Non ne costruirò un’altra. Immagino una factory, un centro culturale con un hotel da una camera sola».

Dal suo archivio fotografico ha recuperato un servizio in cui posava senza veli e pesava 47 chili…
«Un crollo fisico dopo la fine della storia con Asia. Una notte mi guardai allo specchio: “domani potrei non essere più al mondo”. Chiamai Alice Pedroletti per testimoniare il momento».

«Essere Morgan» sarà una trilogia…
«Ho già fatto avere tutto a Elisabetta Sgarbi, il mio editore. Il secondo volume sarà Dov’è Bugo?, ricostruzione cinematografica, con nomi inventati, dei fatti sanremesi. Nel terzo, La canzone perfetta, insegno a scriverne una ad un fantasma alieno che si scoprirà essere mio padre».

Seguici anche su Facebook. Clicca qui per diventare fan della nostra pagina ufficiale

Ultima ora:
Bar, ristoranti e parrucchieri, ok del governo per riaperture il 18 maggio. Il punto

Ferrari-Vettel, è addio. Separazione ufficiale a fine 2020: “Perché abbiamo preso questa decisione”

Tags
Loading...
Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com