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Spettacolo

Sandra Milo: “A Conte ho chiesto di abolire l’Iva, mi ha chiesto un favore. Malore? Mi hanno fatto i prelievi”

Sandra Milo su Conte e non solo, l’intervista a ‘Il Corriere della Sera’

Sandra Milo: “A Conte ho chiesto di abolire l’Iva, mi ha chiesto un favore. Malore? Mi hanno fatto i prelievi”. L’attrice parla del suo incontro con il Premier a seguito della sua protesta in una intervista rilasciata ai microfoni de ‘Il Corriere della Sera’

Sandra Milo durante il lockdown ha compiuto 87 anni, era l’11 marzo. Come ha festeggiato?
«In casa, con mia figlia Azzurra (De Lollis, ndr) che aveva preso una piccola torta con le fragole, farcita alla crema. Ho soffiato la candelina, ma per la prima volta non avevo un vestito nuovo. Appena potrò, me ne comprerò due».

Mercoledì si è incatenata alle transenne di piazza Colonna a Roma. Era l’atto finale di una protesta cominciata con lo sciopero della fame il 18 maggio. Perché?
«Intanto volevo fare come le suffragette, che si sono incatenate per ottenere il diritto di voto. Lo sciopero della fame, invece, non mi è costato: da quando è cominciata la pandemia ho ridimensionato la mia dieta, non riuscivo a mangiare con l’angoscia per tutti quei morti».

Ha avuto paura che potesse accadere anche a lei?
«No, mi addolorava sapere che fossero stati soli. La morte non è una cosa terribile, è un’altra manifestazione della vita. Ma se muori come il Gattopardo, con le persone care intorno al letto, lasci un ricordo… Molti, oggi, non hanno nemmeno una tomba su cui deporre un fiore… Sarebbe bello se il sindaco Sala piantasse un salice piangente in piazza Duomo per loro…».

Torniamo a Conte. Durante il suo sciopero della fame vi eravate già sentiti.
«Sì, il 20. Mi ha chiamato e pensavo a uno scherzo. Mi ha detto che non sopportava che una grande attrice come me facesse lo sciopero della fame. Così mi ha chiesto un favore: di farmi preparare il mio piatto preferito e mangiarlo. Me lo sono cucinato io, gli spaghetti al pomodoro. Poi ho ricominciato il digiuno».

E mercoledì si è incatenata.
«Sul posto mi ha accompagnato Alessandro Di Sarno delle Iene. Lì c’erano Juri Carnevali, della delegazione autonomi e partite Iva, e Daniele Zuccarello. Il premier ci ha ricevuti tutti e tre. Io ho chiesto di abolire l’Iva fino al 2021».

Non credo l’accontenterà.
«Siamo in tanti, noi lavoratori con partita Iva, e non solo quelli dello spettacolo: gli artigiani, i parrucchieri, i ferramenta… Il premier ha la qualità rara di spiazzarti: questa è l’arma vincente di Giulio Cesare e dei grandi strateghi».

Dopo, si è sentita male…
«Era lo stress… Mi hanno fatto il prelievo del sangue, controllato pressione e cuore. Sono sotto osservazione. Ieri mia figlia Debora (Ergas, ndr) è venuta a casa con un vassoio di cannoli e mi ha costretta a mangiarne subito uno».

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