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Cronaca

Aosta, bimba di 17 mesi muore dopo visita in ospedale, Asl alla famiglia: “Dovete pagare”

Aosta, una bimba di 17 mesi muore dopo la visita in ospedale

Aosta, bimba di 17 mesi muore dopo visita in ospedale, Asl alla famiglia: “Dovete pagare”. La piccola era morta dopo essere stata visitata e dimessa per quattro volte dall’ospedale Beauregard di Aosta. E ora l’azienda Usl valdostana – che per questo vede quattro pediatri indagati per omicidio colposo – chiede alla famiglia di pagare il ticket. Trenta euro per l’accesso al pronto soccorso dell’11 febbraio, sei giorni prima che la piccola si spegnesse all’ospedale Regina Margherita di Torino, dove era giunta da Aosta in condizioni disperate.

Ovviamente la famiglia è rimasta sconcertata dalla richiesta, al punto che Yves Chappellu, il padre della piccola, si è sfogato su Facebook, definendo il sollecito “vergognoso e disgustoso”, dato che “la bambina stava male ma è stata dimessa prescrivendoci l’aerosol” e che “circa 24 ore dopo quell’accesso è andata in coma e non si è più svegliata”.

Il pagamento è richiesto alla luce del “codice bianco” assegnato. “A distanza di un giorno Valentina si è trovata in coma, altro che codice bianco”, sottolinea l’uomo. I primi risultati dell’autopsia avevano evidenziato una infezione polmonare (non legata al Covid-19). Il ticket è di 30 euro (25 euro più altri 5 per “diritti di segreteria”, da saldare entro 15 giorni “pena il ricorso alle vie legali per il recupero del credito”) alla famiglia di Valentina.

Aosta, bimba di 17 mesi muore dopo visita in ospedale, Asl chiede ticket poi il dietrofront

A difesa dell’Azienda sanitaria ha parlato Angelo Michele Pescarmona, commissario dell’Usl della Valle d’Aosta. “E’ stata semplicemente una richiesta ordinaria. Era un codice bianco, quindi chi ha fatto il sollecito per il pagamento del ticket ovviamente non era a conoscenza di ciò che è successo dopo. Quindi la richiesta dal punto di vista amministrativo è giusta, ma inopportuna. Adesso la annulleremo e chiederemo scusa alla famiglia”.

“Non è stato un errore: è stato giusto sollecitare un pagamento del ticket per un passaggio in codice bianco, solo che era inopportuno, se chi ha fatto la richiesta fosse stato a conoscenza” del decesso della piccola. “E’ quasi un automatismo sollecitare i ticket non pagati”, ribadisce Pescarmona.

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