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Juve, lo scudetto mai festeggiato e quei numeri che smentiscono la teoria del senso civico

Juve, lo scudetto mai festeggiato e quei numeri che smentiscono la teoria del senso civico ostententata troppo frettolosamente da alcuni media

Juve, lo scudetto mai festeggiato e quei numeri che smentiscono la teoria del senso civico. La Juventus vince lo scudetto ma le Piazze di Torino sono vuote. Il messaggio che arriva a proposito di un presunto senso civico, però, non è come  sembra e sono i numeri a smentire questa teoria assolutamente superficiale. Ma andiamo per gradi.

È di qualche giorno fa la notizia che il Calcio italiano è in caduta libera per ciò che concerne l’audience televisivo. L’emittente che detiene i diritti delle partite di Serie A, ovvero Sky, ha perso qualcosa come il 55% di telespettatori. Un trend che è andato via via sempre peggiorando dopo il lockdown, quando invece il numero di gare trasmesse è aumentato, per evitare di protrarre la fine del campionato.

Questo vuol dire che più della metà degli appassionati di pallone in Italia hanno perso interesse nei confronti di quello che è sempre stato lo Sport preferito. E se consideriamo che la Juventus è la squadra che in Italia ha il maggior numero di tifosi, si traduce nel fatto che di questo 55% gran parte sono tifosi juventini.

Ecco spiegato, in larga parte, l’assenza dei supporter bianconeri, che tra l’altro a Torino non sono mai stati tanti, nelle piazze del capoluogo piemontese. Inoltre, se andiamo a guardare gli anni precedenti, in effetti una vera e propria ressa non si è mai vista dopo le vittorie, tutte in Italia, della squadra di proprietà della famiglia Agnelli, che ha la caratteristica di essere seguita un po’ in tutte le Regioni.

Festa Juve, i numeri che smentiscono la teoria del senso civico

Purtroppo, e sottolineamo la nostra angoscia ancora viva per quella serata, l’unico precedente che racconta di una ressa di tifosi juventini a Torino, è davvero terribile. Il 3 giugno 2017, in occasione della finale di Champions League giocata a Cardiff, poi persa dalla Juve contro il Real Madrid, il Comune sabaudo installò due maxischermi in Piazza San Carlo, ma tra quei tifosi, alcuni delinquenti usarono spray al peperoncino innescando il panico e provocando più di 1500 feriti, oltre che la morte di tre persone.

Sempre a proposito di numeri che fanno a cazzotti con la teoria del senso civico, al 27 luglio, Torino registrava 13.415 casi totali di coronavirus, con una curva che ha continuato a crescere durante il lockdown. A tal proposito abbiamo letto titoli che paragonano la festa bianconera per lo scudetto, a quella napoletana per la vittoria della Coppa Italia, un paragone che non regge in alcun modo.

Ne abbiamo già parlato a lungo in questo articolo, ma ci tocca ribadire il concetto: Napoli al 24 luglio registrava 1030 casi totali di contagi. Numeri che raccontano il senso civico dei napoletani, tifosi e non, durante il lockdown. Questa si una prova concreta, non certo quella presunta del capoluogo piemontese sui di cui sorge spontanea una domanda: se è vero che la festa non c’è stata per un presunto senso civico, dov’era questo senso civico durante il lockdown, quando davvero contava restare chiusi in casa? Stando ai numeri ci sembra lecito chiederlo.

Carmine Gallucci

direttore@brevenews.com

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